“La spesa siciliana si è gonfiata nel corso degli anni e si sgonfierà con la mia presidenza. Si tratta di una vecchia prassi emulata benissimo in altre parti d’Italia, ma ora è finito il tempo delle vacche grasse e anche la politica deve essere sobria e testimoniare il cambio di rotta”. E’ quanto dichiara a Italiachiamaitalia.it Nello Musumeci, candidato del centrodestra alle elezioni regionali siciliane, sostenuto da Pdl, la Destra e Cantiere Popolare-Pid, in un’intervista che verrà pubblicata integralmente sul nostro quotidiano online nelle prossime ore.
Musumeci è convinto che si debba dire basta a quello che ha definito “autonomismo piangione”. “Il problema a cui alludo è legato alla mentalità. L’autonomismo non deve essere solo rivendicazionismo nascosto dietro la porta del governo romano, deve essere responsabilità, prerogativa e opportunità di crescita. Prima di cercare i responsabili del disastro siciliano a Roma, iniziamo a cercarli qui, nel nostro territorio”.
Non teme che la svolta di Miccichè, prima suo sostenitore con Alfano e in corsa da solo con il Grande Sud, le rubi voti importanti? “Sa qual è la fortuna? Che i siciliani conoscono me e conoscono Miccichè”. A che cosa allude? “Non aggiungo altro, gli elettori sanno chi sono io e chi è lui e questo, ripeto, è una grande fortuna”. Miccichè, invece, in un’intervista al Corriere ha dichiarato che lei è “una brava e inutile persona” e che “va a dire in giro che non stava con Cuffaro, ma in realtà voleva un posto nel listino e gli è stato negato”. Da Musumeci una risposta secca: “Ho letto quanto dichiarato da Micciché, quell’uomo è arrivato alla canna. Ho detto no tanto a Cuffaro nel 2006 quanto a Lombardo nel 2008”.
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