Il governo ha incassato dall’Europa il sì ad una maggiore flessibilità di bilancio. Ora, però, agisca! Certo, le politiche del lavoro sono prioritarie. Tuttavia, bisogna fare altro. Per esempio, servono le infrastrutture. Una di queste è la TAV Lione-Torino. Questa ferrovia ad alta velocità fa parte del progetto europeo dell’asse Lisbona-Kiev. L’altro asse europeo importante è quello che dovrà unire Berlino a Palermo e che dovrà comprendere anche il famoso Ponte sullo Stretto di Messina. Ora, la TAV Lione-Torino s’ha da fare. Una volta fatta, quest’opera creerà un indotto tale da creare lavoro. In primo luogo, molte aziende lavoreranno per la sua realizzazione. In secondo luogo, una volta finita, la nuova ferrovia favorirà la movimentazione di merci e persone. Questo creerà un circolo virtuoso in vari settori, come il commercio, il turismo e l’industria.
L’Italia è in grande difficoltà proprio perché mancano le infrastrutture. Non si fa impresa perché mancano delle infrastrutture adeguate. Anche il turismo è sfavorito poiché mancano le infrastrutture. L’Italia è uno dei Paesi che hanno più bellezze storiche e naturalistiche al mondo ma molte di queste non sono fruibili perché difficili da raggiungere. Questo è fattore di arretratezza. Inoltre, la TAV permetterà di ridurre il traffico su gomma, con benefici all’ambiente. Ricordo che sarebbe assai più impattante sul piano paesaggistico l’ammodernamento della ferrovia storica della Val di Susa che non la realizzazione della TAV. Se la TAV non si dovesse fare sul suolo italiano, essa verrebbe fatta passare in Svizzera e in Austria e l’Italia sarebbe tagliata fuori da tutto. Non possiamo permettercelo.
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