I ricercatori italiani residenti all’estero che lì abbiano svolto almeno due anni di attività in università o centri di ricerca, pubblici o privati, nel caso in cui ritornino a lavorare in Italia godono dell’agevolazione fiscale consistente nell’esclusione dalle tasse del 90% degli emolumenti per cinque anni, che diventano dieci qualora essi abbiano a carico almeno due figli minori. Lo chiarisce la risposta ad interpello n. 274 dell’Agenzia delle entrate, richiamando l’art. 44 del decreto-legge 31 maggio 2010 n. 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n. 122 che disciplina gli incentivi per il rientro in Italia di ricercatori residenti all’ estero. Il chiarimento è stato pubblicato oggi da Italia Oggi.
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