Vittorio Sgarbi a Radio Cusano Campus: “La polemica dei 5 Stelle contro i giornalisti? È come quella relativa ai centri commerciali. Ci sono delle leggi che non appartengono alla vita civile e quindi non possono essere misurate. Ad esempio, un cristiano non mangia carne di venerdì così come gli ebrei non fanno nulla il sabato. Però tutto questo non può diventare legge dello stato. Il principio di fondo è che in queste visioni c’è una natura arcaica, primitiva, direi quasi religiosa. C’è l’idea che tu devi festeggiare la domenica. Lo può dire un prete ma risulta che la domenica non si vada nei ristoranti o negli alberghi? Stessa cosa i giornalisti. I processi sono interessanti per le accuse. Non è che devi dire “io difendo la Raggi”. Tra l’altro la Raggi mi sembra talmente cretina che non è neanche colpevole. I giornali non l’hanno attaccata ma hanno fatto conoscere le tesi dell’accusa, così come si fece con Tortora. Anche lì i 5 Stelle hanno una visione di censura. I grillini sono dei poveretti che non possono governare e devono andare a cagare, come ho sempre detto. La stampa non è né buona e né cattiva. È tendenzialmente cattiva perché la notizia buona non interessa a nessuno. Se non capiscono questo non capiscono le leggi elementari della comunicazione”.
Molti giornalisti si sono scagliati contro le parole di Di Maio e Di Battista. “I giornalisti dovrebbero mandarli a cagare. Neanche Berlusconi e D’Alema che odiano i giornalisti hanno detto scemenze come queste. Se Berlusconi è accusato di frode fiscale uno, come me, può pensare che sia ridicolo accusare una persona che versa ogni anno 500 milioni di euro di tasse di evasione. Al giornalista non frega nulla di valutare i torti e le ragioni. Dice semplicemente che è un evasore fiscale e il Cavaliere, giustamente, si incazza. Se fosse stato assolto un giornalista avrebbe dovuto semplicemente scrivere questo. Stessa cosa è accaduta con Andreotti. I 5 Stelle sono talmente coglioncelli che saranno sbaragliati non dalla bravura degli altri ma dalla loro incapacità. Bisogna solo aspettare tranquilli. Questi ragazzotti dicono cose insensate e risultano più ridicoli di Berlusconi e D’Alema quando accusavano la stampa di aver fatto il suo dovere. Su Berlusconi c’erano articoli tutti i giorni di famosi saggisti, lui aveva veramente tutta la stampa contro perché si attaccava la persona e non la politica che portava avanti. La stampa attacca sempre chi è al potere. La stampa non ce l’ha con 5 Stelle, sono loro che hanno una ridicola Raggi e quindi la prendi per il culo”.
Lele Mora vorrebbe acquistare L’Unità. “E’ la cosa più bella del mondo. Spero la compri. Non riesco a capire perché Lele Mora come editore debba essere peggio di un altro. Un editore non scrive, ci mette i soldi. Non vuole rendere L’Unità un giornale fascista. Non farà il Popolo d’Italia. Da come L’Unità è finita non farei moralismi particolari, anche se non credo che Lele Mora abbia i soldi”.