Patrizia D’Addario torna a far parlare di sè. Le sue ultime rivelazioni, pubblicate da Libero, scatenano il finimondo e rovesciano completamente il quadro che fino ad oggi era da tutti conosciuto. Lei avrebbe fatto tutto ciò che ha fatto ai danni del Cavaliere, perchè manovrata dal suo avvocato – da parte sua, il legale smentisce -, da alcuni giornalisti, e da chissà quali altre forze di potere politico. Insomma, la escort – che a Libero dice chiaro di non essere mai essere stata una escort, ma che era stata obbligata a dichiararsi tale – ritratta tutto. E desidera avere un incontro personale con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per spiegargli come sono andate davvero le cose.
Le interviste rilasciate a mezzo mondo, compreso Michele Santoro? "Imposte": "Mi venne imposto di rilasciare decine e decine di interviste, a cominciare da quella concordata dal mio avvocato con il Corriere della Sera – dice nell’intervista al quotidiano di Maurizio Belpietro – , per fare esplodere il caso e arrivare allo scandalo".
D’Addario si aspettava lauti compensi dalle interviste, e credeva che con tutto quel caos avrebbe venduto libri, fatto serate… Insomma, che sarebbe diventata famosa e avrebbe fatto un pacco di soldi. Invece non ha visto un centesimo, secondo quanto dichiara lei stessa.
Dal PdL le reazioni sono arrivate subito: "Se quello che racconta la donna è vero, è allora evidente che c’è stata una macchinazione intorno a Berlusconi", dichiara il capogruppo PdL alla Camera, Fabrizio Cicchitto. Interviene anche Quagliariello, vicecapogruppo del partito in Senato: "Riteniamo che l’intervista di Patrizia D’Addario a Libero vada presa con la dovuta cautela e attentamente verificata. Ci aspettiamo però che ad essa venga data la stessa attenzione che fu riservata alle accuse contro Silvio Berlusconi".
Nel frattempo vengono fuori altre novità. Patrizia racconta di un incontro con Santoro, il popolare conduttore di Annozero, che – secondo quanto racconta la signora D’Addario – si sarebbe recato a Bari per capire di più sul caso. Santoro "voleva le cassette, le altre registrazioni", dichiara la donna barese, che aggiunge: "Non ripeterò mai l’errore che mi hanno fatto commettere. Distruggendomi la vita".
Patrizia D’Addario non ha alcuna intenzione di tornare indietro. Venerdì mattina dirà la sua verità all’autorità giudiziaria. Il caso continua.
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