Vincenzo D’Anna, senatore di Ala, ha commentato le vicende sessuali che stanno sconvolgendo Hollywood e non solo: “Per me sono fuori tempo massimo queste denunce, non solo quelle della Argento ma tutte quelle di questi grandi attori e queste grandi attrici. Se le avessero fatte a tempo debito 25 anni fa probabilmente questo signore, questo mascalzone, avrebbe smesso di molestare le persone e sarebbe stata portata alla luce questa sua inclinazione, questa sua malattia, questa sua perversione. E non avrebbe fatto altre vittime. Invece ho la sensazione che queste abbiano fatto i propri comodi, se lo sono tenuto buono, perché era potente e ha determinato il successo di molte carriere, ritenendo allora di soggiacere a certe avance. Non vedo quale sia l’utilità di raccontare cose dopo 30 anni. E poi ora il fatto che Asia Argento non faccia il nome del regista italiano a cui si riferisce… Un malpensante può credere che dica così proprio perché può averne ancora bisogno, salvo poi rivelarlo il giorno in cui non dovesse averne più bisogno. Dietro agli atteggiamenti di Asia Argento vedo un tatticismo, un comportamento che attinge anche alla furbizia”.
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