Amata e criticata, osannata e bistratta, Ilona Staller – in arte Cicciolina – dopo 50anni di carriera continua a far parlare di sé con spettacoli bollenti e si conferma una star. Una carriera che ha saputo costruire con maestria e che l’ha portata al successo passando anche per la politica, da ex parlamentare in Italia e in Ungheria fino all’invito al pranzo ufficiale al Parlamento Giapponese con la delegazione italiana.
A 13 anni posava nuda con disinvoltura per foto d’arte e a 63 anni è in giro per l’Italia con “The Tour in Love 2014”, dove, anche se parzialmente, continua ad esibirsi senza veli.
Qualche ritocco dal chirurgo estetico sì, ma anche la sincerità nell’ammettere la fatica e costanza nel mantenersi con il duro lavoro in palestra e in piscina.
Conosciuta come Cicciolina al grande pubblico in Italia e all’estero per la sua esuberanza negli spettacoli erotici spesso ci si sofferma all’apparenza senza chiedersi mai chi è Ilona Staller. Dietro al personaggio quale persona si snocciola?
Nell’intervista a seguire, per i lettori di ItaliaChiamaItalia, ho voluto mettere in evidenza Cicciolina e Ilona Staller che dai tratti piccanti e dal linguaggio un po’ spinto si contrappone un animo profondo, sensibile e riflessivo. Una donna che quasi nessuno conosce, che porta con sé sempre il crocifisso e che parla con Dio che ritiene essere un padre. Che ha sofferto per un aborto spontaneo e che per la seconda gravidanza portata a termine con successo ha chiesto aiuto a Sant’Antonio. Si ritiene una peccatrice e siccome Dio ha saputo perdonarla lei sente il dovere di perdonare anche il suo peggior nemico.
Come nasce l’idea dello spettacolo “The Love tour 2014” e come sta andando?
“L’idea dello spettacolo The Love Tour nasce da una rielaborazione della mia icona personale, Cicciolina, con la voglia di portare in una seconda fase evolutiva erotica, e non più hardcore, la mia persona a contatto col pubblico di sempre, direi ormai ‘cresciuto’ sia come età che come numero: quanti figli sono nati copiando le mie performance. Con Cicciolina Love Tour voglio dimostrare che la donna aperta a tutto è sempre ricca di vitalità ad ogni età, così che nessun uomo le metterebbe malamente le mani addosso. Quindi il Love Tour è nato dall’idea di portare un segno di apertura verso gli uomini, di dare amore e non di essere la donna irraggiungibile nella società. Risultato: il tutto esaurito ogni serata. The Love Tour in cifre numeriche? Sta andando veramente alla grande!”.
Dai balletti che ricalcano molte posizioni del Kamasutra in nudo integrale di alcuni anni fa, ad ammiccamenti e sensuali movenze più rigorose nell’attuale spettacolo. Come si è evoluta Cicciolina?
“L’icona dell’hardcore internazionale è rimasta sempre la stessa: un personaggio creato da me stessa rimane tale per tutta la vita, cambia l’età naturalmente, ma lo spirito erotico è nel mio Dna e non può cambiare. Le idee sulla libertà sessuale sono sempre vive, un’evoluzione su di me c’e’ stata soprattutto nei mezzi di comunicazione col pubblico di ammiratori: da Facebook a Twitter, passando per il mio Blog nato un mese fa e che voglio comunicare anche in questa mia intervista: blogdicicciolina.it; quindi una Cicciolina con cui dialogare, con cui interagire: rispondo sempre a tutti e comunque attenzione ai falsi… Anche nella rete Facebook si annidano i miei falsi profili”.
Un’infanzia segnata dall’abbandono di tuo padre a soli tre anni, trascorsa in un quartiere povero di Pest. Cosa conservi nel tuo cuore di quei tempi e quanto le difficoltà sono state determinanti per diventare un personaggio famoso?
“Ricordo il mio paese nativo con grande miseria, molti lasciarono la patria per un futuro migliore. Con i miei partimmo nel ’57 alla volta della Iugoslavia. Ricordo che mia madre era lei a portare i pantaloni in famiglia, nel senso che badava a noi facendo anche da padre. Ero una bellissima bambina, piena di vita e molto educata. Ricordo che le mie compagne di scuola avevano dei cappotti pesanti e caldi, piccole pellicce che le coprivano dal freddo gelido, meglio dei miei poveri abiti. Avrei voluto anche io avere gli stivaletti e un cappotto… Budapest era la povertà in persona: con amore e con forza per la vita riuscii a crescere come tutte le bambine, felici anche di quel poco che avevamo”.
Cosa hai raccontato del tuo lavoro a tuo figlio quando ha avuto l’età per capire?
“A mio figlio Ludwig non ho mai nascosto nulla. E’ l’unico grande amore della mia vita e alla sua giusta età ha capito che la mamma doveva mantenere la famiglia senza il suo papà, Jeff Koons. Il mio lavoro artistico, dal cinema agli spettacoli live, è stato ciò che ci ha permesso di vivere, che mi ha consentito di crescere mio figlio nel mio compito di madre-artista con molti sacrifici. La vita di spettacolo non è di certo facile: credetemi”.
Nel 1974 conosci Silvio Berlusconi e con il suo aereo privato partite alla volta delle isole greche. Che ricordo conservi di quel viaggio? Che cosa ammiri di Berlusconi?
“Sono stata con lui su un’isola greca, in una bellissima giornata di sole siamo partiti da Milano col suo aereo privato. C’erano anche altri amici. Lui era un imprenditore, ancora non aveva le televisioni. Credo che non conoscesse ancora
Veronica. Bello e affascinante, allegro e divertente, aveva molti capelli. Ero da poco arrivata in questo Paese e non parlavo bene l’italiano. Dopo quei giorni non l’ho più rivisto. Era il 1974. Cosa ammiro di Berlusconi? Il Cavaliere è un vero genio della finanza, un grande uomo ed anche molto carismatico. Direi un vero miracolo politico per gli italiani, con idee di libertà. Lo ammiro in tutto: la simpatia in primis. Che dire di più… Meno male che Silvio c’è!”.
Tu e Moana amiche e rivali sul lavoro. Che cosa ti ha lasciato la sua amicizia?
“Io e Moana siamo sempre state grandi amiche e anche oggi lei occupa un posto indelebile nel mio cuore. Ricordo che agli inizi della mia campagna elettorale, quando tenevo interviste, decisi di tenerla sempre a fianco a me e la sua popolarità ebbe una forte impennata. Era una donna molto formosa, e malgrado fosse una bella ragazza non aveva ancora raggiunto a quei tempi grandi soddisfazioni nel lavoro. Eravamo grandi amiche e complici sul set del cinema, purtroppo Moana non era mai stata felice per amore, non ebbe mai un vero e grande amore. Ci confidavamo ogni cosa, tra noi non c’erano segreti… Oggi mi manca la sua simpatia, mi manca quella Moana, quell’ amica che non ho mai più potuto vedere e riabbracciare da quel giorno che partì per Lione per andarsi a curare, fino a quando morì il 14 settembre 1994”.
Oggi i matrimoni si disfano con molta leggerezza. Quanto è importante il sesso, l’erotismo, all’interno di una coppia? Quale consiglio ti senti di dare alle donne per stupire il loro uomo?
“Oggi i matrimoni sono diventati una questione molto delicata e di incerta solidità. Il sesso è purtroppo quel bene che appassisce subito quando la coppia entra in crisi. L’amore è la massima espressione del fenomeno erotico. Posso dire che se si finisce di fare sesso si ferma tutto. E vi confesso che a prescindere dalla durata, il gesto erotico, porta con sé una serie di cose importantissime per la coppia: riduce le tensioni, il nervosismo, dona benessere. Quindi, il mio consiglio? Donne, ‘datela’ ai vostri uomini! Teneteli su! Quando l’uomo è soddisfatto a livello sessuale non si allontana facilmente dalla sua donna. Comunque la sessualità ha la sua importanza in un rapporto, ma non ha la priorità assoluta. Il sentimento non deve nascere dopo aver fatto sesso, ma prima!”.
Non hai mai pensato ad un tour in America Latina, dove c’è il mito del fuego e del macho?
“Argentina… Terra de Fuego y de machos: vi amo! La mia risposta vi dice tutto! Adoro questa nazione, per il calore che i Cicciolini argentini hanno da sempre verso di me. Ho fatto alcuni spettacoli e talk show in Argentina, ero emozionatissima per il pubblico plateale che inneggiava al mio nome. Ricordo che ad una trasmissione televisiva con a tema il ballo (Bailando) il presentatore mi fece una presentazione da Diva Universale! In Argentina, infatti, ho partecipato allo show “Bailando por un sueno“, la versione locale del nostro “Ballando con le stelle” dove ho ballato con John Ledesma. Per non parlare delle soap opera girate con enorme successo d’ascolto. Vorrei, anzi, voglio ritornare in Argentina e vivere tutto il calore che gli argentini sprigionano verso di me: vi abbraccio tutti, vi adoro! Ritornerò da voi con The Love Tour 2014 che sicuramente sbarcherà nella Terra de Fuego!”.
Cosa pensi di Papa Francesco?
“Papa Francesco: l’uomo della Pace venuto da Dio e da tanto lontano da una nazione: l’Argentina, che è sempre stata nel mio cuore. Adoro Papa Francesco per la sua personalità aperta e molto vicina a tutti noi. Con tanta semplicità scende tra la folla e questo lo rende il Papa di tutti noi, che possiamo ‘toccare con mano’. Con lui nulla è impossibile! Un Papa che sorride sempre, vive in un appartamento normale e rifiuta anelli d’oro. Si è presentato benissimo a tutti noi e dopo pochi giorni dalla sua elezione era già amato da tutto il mondo. Trasmette veri messaggi d’amore che riescono ad entrare nell’anima, nel modo più profondo, e quando scende tra la gente immagino che gioia per chi gli stringe la mano e lo abbraccia. Credo che un giorno avrò il piacere di avere udienza da lui e allora vi racconterò la mia esperienza col Papa. Tutto dipenderà dalla Segreteria Apostolica Vaticana ma l’idea c’è e credo verrà messa in atto”.
Qual è il tuo rapporto con Dio?
“Penso a Dio come un Padre, un Maestro, un Insegnate, Colui che mi indica la strada. Il mio rapporto con lui è come una figlia nei confronti del padre pronto a seguire il solco tracciato: da bambina avevo fede che il futuro fosse nel cammino segnato. Da giovane ho perso una bambina al quarto mese di gravidanza per un aborto spontaneo. Ho pregato molto Sant’Antonio quando ero incinta di mio figlio Ludwig affinché stavolta mi facesse portare a termine la gravidanza e la preghiera è servita. Il mio obiettivo è raggiungere la purezza dell’anima per raggiungere Dio: ricerco la mia purezza tutte le volte che perdono. Saper perdonare oggi è un atto nobile, l’atto più puro che può esistere dentro di noi e che dobbiamo saper far uscire. Per i miei peccati ho avuto perdono, e come tale dentro di me è grandissimo l’amore di saper perdonare i nostri simili”.
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