Mario Adinolfi, intervenuto a Radio Cusano Campus, sulla pornografia: “Ormai i ragazzini vanno su youporn o su quei siti che vanno chiusi perché devastano l’immaginario degli adolescenti. No al papponaggio di Stato. Cosa penso di Rocco Siffredi? Continuo a fare una battaglia sulla pornografia abbastanza netta. Ha ragione Susanna Messaggio quando dice che Malena, ad esempio, ha dei problemi affettivi legati al passato. La stessa cosa vale per Rocco Siffredi, alla base della sua attività ci sono dei problemi psicologici forti. Un uomo che sceglie di fare pornografia non è un vero uomo? Vale anche per Siffredi, ma le vittime di tutte queste storie sono quasi sempre le donne. Trasformare il corpo della donna in oggetto commerciale di consumo è un crimine verso l’umanità”.
Sulla prostituzione: “La Lega e Fratelli d’Italia propongono la legalizzazione della prostituzione con la partita iva. Questo significa che mia figlia se si stancasse di studiare potrebbe venire da me e dirmi ‘papà, apro la partita iva da troia, visto che mi fa guadagnare tanti soldi’. Il comportamento della prostituta è oggettivamente socialmente stigmatizzato. E’ un bene che questo accada? Secondo me sì. Bisognerebbe punire il cliente della prostituta, non legalizzare la prostituzione. E’ una violazione della dignità del corpo femminile. Per uno beccato in flagranza di reato, ci vuole la fotografia a casa. Non sono mai andato a prostitute, nemmeno da ragazzino, ho trovato sempre una fortissima repulsione nei confronti di chi andava a prostitute, per me è sessualmente incomprensibile”.
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