Lui 15enne, lei anche. Facevano sesso nel bagno della scuola e sono stati beccati a causa di Facebook. Già, proprio così: un loro compagno, fra gli amici virtuali del social network, si è accorto di tutto e ha raccontato la vicenda sulla propria bacheca. Il fatto è che questo ha scatenato una valanga di commenti, fino a quanto la storia incredibilmente è giunta fino al preside della scuola, che a quel punto ha presto provvedimenti. Oltre una sana lavata di capo, il dirigente scolastico ha imposto al ragazzo un giorno di sospensione, mentre a lei ne sono stati dati quattro, visto che la ragazza era entrata nel bagno dei maschi e questo è stato considerato grave.
Non tutti, però, sono d’accordo sulla punizione che è stata data ai due giovani. Secondo Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari (Udu), sarebbe stato meglio ‘mettere in riga’ i due studenti sorpresi nel bagno della scuola a fare sesso ‘con un semplice rimprovero’. Le sospensioni meglio usarle “per tentare di debellare altre cose, come gli atti di bullismo che spesso avvengono nelle scuole”. E poi, secondo Orezzi, non è affatto giusto dare ai ragazzi “una punizione diversa: in sostanza alla studentessa e’ stata data una punizione piu’ dura di 4 volte rispetto allo studente, e questo e’ veramente assurdo anche perche’ sembra porre l’accento, piu’ che sul luogo in cui il fatto e’ avvenuto, ovvero il bagno dei ragazzi, sul fatto che sia una donna”.
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