Lo scorso 7 febbraio è stata inviata al Sottosegretario per gli Italiani nel mondo, Benedetto Della Vedova, una lettera firmata dal Presidente del Comites Rosario, Franco Tirelli, e dal rappresentante del CGIE, Mariano Gazzola, in cui sono illustrati i disagi finora vissuti dai connazionali per quanto riguarda i servizi consolari.
A questa lettera di richiesta di migliori servizi consolari per i cittadini del collegio del Rosario ha risposto ieri il Direttore Generale per le risorse e l’innovazione, Renato Varriale (responsabile delle risorse e del personale), il quale ha affermato che il MAECI ha sempre mostrato grande attenzione agli uffici consolari dell’America Latina e specialmente a quelli dell’Argentina.
E’ la prima volta dopo tanto tempo che c’è un’espressa dichiarazione del Ministero sul problema del Consolato di Rosario e della mancanza di dipendenti.
Nella sua risposta Varriale conferma l’arrivo del Console Generale Marco Bocchi il 24 febbraio, a quasi due mesi dalla partenza di Martin Brook, al quale era stata concessa una proroga eccezionale di cinque mesi per poter lavorare fino alla fine dell’anno ed effettuare quindi il passaggio di consegne.
Per quanto riguarda il personale del Consolato, ha chiarito che oggi è composto da 3 persone di ruolo (funzionari dall’Italia) e appaltatori locali, sulla stessa linea degli altri consolati del Paese. In tal senso, conferma l’arrivo il 7 marzo di un nuovo funzionario di ruolo per rafforzare quello organico (che è in deficit) e che le altre posizioni sono state segnalate come prioritarie nelle liste dei bandi ministeriali, per favorirne la rapida copertura.
Per quanto riguarda il personale a contratto locale, sono state adottate le seguenti misure:
-la recente assunzione di un soggetto con contratto a tempo determinato, prorogabile per un secondo semestre.
-l’inizio della procedura per la sostituzione di due persone a tempo indeterminato.
-l’apertura della procedura per l’assunzione di una persona con contratto a tempo indeterminato.
Varriale ha espresso il suo impegno a monitorare da vicino la situazione a Rosario, in termini di mancanza di personale per mantenere il personale e migliorarne la funzionalità.
“Apprezziamo la risposta del Direttore Varriale – dichiarano Tirelli e Gazzola -, poiché la nostra pretesa circa la particolare situazione in cui si trova il Consolato di Rosario è di grande importanza per i connazionali. Ci auguriamo che queste misure – concludono – siano l’inizio di un piano per il recupero e il miglioramento dei servizi consolari, per il quale continueremo a lavorare e ad impegnarci”.