Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, annuncia la sua candidatura a presidente della Regione Lazio. “Sulla spinta della gente comune e dei sindaci ho deciso di candidarmi alla guida della Regione Lazio con una lista civica aperta a tutti”, ha detto Pirozzi a Settegiorni, trasmissione di Rai Parlamento. “Sono convinto che l’Italia deve essere rappresentata dai sindaci”, ha aggiunto.
Diverse le reazioni politiche. Claudio Fazzone, coordinatore di Forza Italia nel Lazio, in una nota dichiara: “In democrazia ognuno ha diritto ad assumere iniziative, a proporsi, a candidarsi. Forza Italia avanzerà le proprie proposte nei luoghi delegati a un confronto plurale, rispettando tutti, ma è decisa a non subire decisioni di altri”.
Matteo Salvini crede che Pirozzi sia un “sindaco capace e battagliero, difensore della sua gente, uomo onesto e in gamba, lo ringrazio per la sua generosità e la sua disponibilità, per vincere nel Lazio servono persone con le idee chiare e serve un centrodestra unito”. Il leader della Lega si dice disponibile a confrontarsi “con gli alleati su persone e programmi già settimana prossima, i cittadini del Lazio meritano di meglio rispetto a Raggi e Zingaretti”.
“Quella di Sergio Pirozzi e’ un’autocandidatura neppure tanto inattesa e gia’ praticamente annunciata piu’ volte. Vedremo. Come dichiarano Salvini e Meloni apprezziamo la sua disponibilita’ e immagino sara’ valutata. Ma ci sono tante altre ipotesi in campo e altrettanto credibili”. Parole del senatore di Forza Italia, Francesco Giro, che aggiunge: “Bisogna vincere ma anche governare per 5 anni la seconda regione italiana per Pil. Il centrodestra sara’ unito come in Sicilia e credo che Pirozzi lavori per unirlo e non dividerlo”.
Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, racconta: “Quando stamattina Sergio Pirozzi mi ha chiamato per preannunciarmi la sua discesa in campo per la presidenza della Regione Lazio gli ho subito detto che non potevo certo essere contraria, visto che Sergio fa parte dell’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia ed è un simbolo per gli abitanti delle zone colpite dal terremoto”. Lo dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Tuttavia – aggiunge – gli ho anche detto che è indispensabile, per il successo della sua o di qualunque altra candidatura nel campo del centrodestra, garantire l’unità della coalizione. Nelle prossime settimane, dunque, incontreremo gli alleati per valutare insieme la soluzione migliore per mandare a casa la sinistra e battere l’inconcludenza del M5S”.
Il Movimento 5 Stelle commenta con Roberta Lombardi, candidata M5s alla presidenza della Regione Lazio: “Pirozzi giurava che non si sarebbe candidato e che lui era uomo di parola. Poi ha deciso di candidarsi. Già dà la misura della coerenza della persona”.
CHI E’ SERGIO PIROZZI
Da ex calciatore e allenatore di calcio a simbolo di una citta’ che non vuole rassegnarsi al destino e alla burocrazia. Prima della tragica notte del 24 agosto 2016, quando un terremoto ha distrutto Amatrice, Sergio Pirozzi era noto solo agli appassionati di calcio laziale per aver allenato con buoni risultati, tra l’altro, Rieti, Sorianese e Viterbese e agli abitanti di Amatrice che lo avevano eletto sindaco per due mandati nel 2009 e nel 2014.
Dopo il sisma, Pirozzi per alcune settimane e’ stato l’uomo piu’ ricercato dai media per il suo piglio forte da montanaro e la sua grinta con cui ha invitato i suoi concittadini a fronteggiare l’emergenza attirando consensi e anche qualche critica. Ma chi e’ Sergio Pirozzi, uomo che si candida alla guida della Regione Lazio?
Nato a San Benedetto del Tronto nel 1965, da sempre residente ad Amatrice, fin da giovane fa parte dell’associazionismo di Amatrice, vera risorsa della comunita’. A livello lavorativo e’ allenatore professionista di calcio “Uefa B”.
Nel 1995 viene eletto consigliere comunale e nominato vice sindaco, funzione che svolge fino al settembre 2001. Nel 2004 viene eletto consigliere provinciale con Alleanza Nazionale.
Nel 2009 e’ eletto sindaco di Amatrice con una lista civica con il 52,3% dei voti. Successo elettorale questo che poi viene bissato nel 2014, quando vince di nuovo con il 56,03%.
A marzo 2013 e’ nominato presidente della VI Comunita’ Montana del Velino. Sposato, con due figli, la moglie aveva un’edicola che e’ stata distrutta dal sisma. Durante questi suoi due mandati ha compiuto diverse battaglie soprattutto a difesa e tutela del territorio montuoso e dei sapori tipici, su tutti la salsa all’amatriciana, che e’ diventata anche grazie a lui simbolo di una volonta’ di rinascita.
Tra le varie tappe del suo lavoro, spiccano i successi con l’Amatrice Calcio che dalla Seconda Categoria arriva fino in Promozione, le esperienze storiche di Ostia e Soriano nel Cimino, la guida del Rieti che riporta nei professionisti dopo 62 anni e l’esperienza con l’Ascoli Calcio dove vince il girone di Primavera.
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