Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice e candidato governatore nel Lazio. Indagine per omicidio colposo. “Sono stati sbagliati i tempi – ha affermato Pirozzi -. Se la magistratura vuole indagare ci mancherebbe, ma i tempi sono sbagliati. Doveva essermi conferita la medaglia d’oro al valore civile per la fine del mese di gennaio, ma il prefetto mi disse che era preferibile farla dopo le elezioni perché poteva avere un peso sulla campagna elettorale. In quel caso è stata utilizzata un’accortezza e si poteva utilizzare anche qui. Alla fine il tempo è galantuomo. Io sono fortunato perché sono accomunato ad un altro uomo delle emergenze che è Guido Bertolaso, nel suo caso ora è stata ristabilita la verità, anche se quella vicenda l’ha allontanato da molte cose, per cui sono in buona compagnia”.
Sondaggi. “Non so se questo mi penalizzerà dal punto di vista elettorale. Adesso Pagnoncelli è diventato depositario della verità per tutti. Quei dati dicono che come gradimento personale da candidato presidente sto al 35%, che è un risultato straordinario. Poi nelle intenzioni di voto io passo dal 35 al 12%, c’è qualcosa che non mi porta, a buon intenditore poche parole”.
Centrodestra diviso. “Gli elettori sono arrabbiati, tutti, non solo quelli del centrodestra. Quello che è stato deciso a pochi giorni dalle elezioni, ricorda la vicenda di Freank De Boer all’Inter che è stato preso poco prima dell’inizio del campionato ed è stato un fallimento. Fino a poco tempo fa venivano ad Amatrice per farsi i selfie, ora sono diventato il male assoluto perché hanno capito che non sono al servizio di nessuno. C’è il timore che il mio arrivo alla presidenza possa scardinare tutto il sistema. Il 22 faremo una grande proposta innovativa per l’Italia, con le coperture. Questa è una campagna elettorale annacquata dal nazionale, tutti vanno al rimorchio del nazionale e io di proposte per la regione non ne ho sentita una. Si parla di immigrazione come se fosse un tema regionale, l’immigrazione è un tema regionale solo quando dici che tu puoi accogliere solo quelli che ti spettano”.
Fatti di Macerata. “Come sindaco sono cose che ti colpiscono, minano la serenità di una tranquilla città di provincia che conoscono benissimo. Quando capitano queste cose il sindaco viene assaltato dai media che in quel momento vengono lì e poi ti abbandonano su quello che succede. Io dico al sindaco di stare tranquillo e di tenere coesa la sua città”.