Silvio Berlusconi, confermando il suo sostegno alla candidatura di Guido Bertolaso alle amministrative di Roma, chiarisce una volta per tutte che Forza Italia è un partito di moderati che si riconosce nei valori del Ppe; e che senza i moderati non si vince. Il presidente di Forza Italia non ha alcuna intenzione di contribuire a formare un centrodestra a trazione leghista. "Noi non siamo di destra", sottolinea, e le forze lepeniste di estrema destra non farebbero bene al Paese.
Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono stati avventati e presuntuosi nel distruggere un’alleanza guidata da Silvio Berlusconi, che avrebbe portato al voto, insieme ai loro elettori, quelle migliaia di astensionisti delusi, moderati e cattolici, pronti a tornare attivi se degnamente rappresentati.
Berlusconi non ha affatto voglia di restare prigioniero delle camicie verdi. E Salvini sta diventando ogni giorno che passa più violento nei toni e nelle parole. Non può intercettare il voto dei moderati un capopopolo che da tempo eccita masse di scontenti con proposte antistoriche e si rivolge alla pancia degli elettori incitandoli all’odio contro tutto e tutti.
Hanno provato, Salvini e Meloni, a uccidere politicamente Berlusconi. Più sicuro e determinato Salvini, talvolta conciliante la Meloni, ma comunque esaltata nella vanità dall’adulatore Salvini, che la usa a Roma per sfruttarne la popolarità locale. E la abbandonerà non appena sarà chiaro che probabilmente non arriverà al ballottaggio.
Grandissimo errore, questa sfida al Cavaliere. Che è ancora al centro della scena politica, è ancora presente nel dibattito quotidiano ed è l’unico federatore possibile. Senza di lui non si possono progettare campagne elettorali vincenti. Senza Forza Italia il centrodestra è destinato a perdere.
*coordinatore nazionale del dipartimento Italiani all’estero di Forza Italia
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