Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, sul ricorso di Berlusconi a Strasburgo: “Occorre essere realisti e fiduciosi. Anche perché l’Europa da sempre ha una propria giurisprudenza al riguardo. Qualsiasi provvedimento di qualsiasi natura, giustizia penale, civile, amministrativa, sportiva, che abbia natura afflittiva e cioè che crei comunque un danno o una afflizione per il soggetto destinatario di questo provvedimento, non può essere retroattivo. Questo è un principio assoluto. Penso che dovrà essere applicato anche al Presidente Berlusconi. Su questo non vi è alcun dubbio. Poi vedremo i tempi, vedremo la sentenza e la sua applicabilità al Paese, ma il principio, che è un cardine del diritto romano, non si discute. Per questo siamo fiduciosi”.
Sul richiamo dell’UE al bilancio italiano: “Ho trattato sempre Padoan come meritava. Con la faccia molto seria dice delle cose che non stanno né in cielo né in terra. Oggi Moscovici ci dice che l’Italia ha beneficiato più di tutti in Europa dei margini di flessibilità. L’Italia è l’unico Paese a non aver intaccato il debito. Ancora una volta l’Europa per non interferire negli equilibri politico-elettorali ha rinviato alla prossima primavera dopo il voto le proprie sanzioni all’Italia. Per questo il prossimo Governo si troverà la polvere sotto il tappeto e dovrà fare una manovra correttiva tra i 4 e gli 8 miliardi di euro. Questo è un Governo di irresponsabili, imbroglioni”.
Sulle parole di Scalfari: “Ho accolto la sua dichiarazione con un sorriso, anche se tardivo. Non ha fatto un grande sforzo. Tra Berlusconi e Di Maio è una gara impossibile. Di Maio – dice Brunetta a Radio Cusano Campus non ha fatto nulla in vita sua. Berlusconi è un imprenditore che ha costruito città, televisioni, vinto tutto in ambito sportivo, in politica ha preso più di 200 milioni di voti. Paragonare Di Maio a Berlusconi è impossibile. Le parole di Scalfari fanno piacere, ma non poteva dire il contrario”.
Su Di Battista: “Tra i cinque stelle è il più normale, il più civile, il più simpatico. Se lo trovi in ascensore ti sorride, gli altri ti digrignano i denti. Ho simpatia per lui. Ma questi congedi parentali, tanto dei maschi quanto delle femmine, non fanno parte della mia cultura. I figli sono parte della vita, non devono condizionarti oltre un certo livello l’esistenza”.
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