Approvata legge Pd, in arrivo fondi per i consolati italiani nel mondo. Cantano vittoria, tutti i dem, che allo stesso tempo – senza alcuna pietà – continuano a picchiare duro nei confronti dell’esecutivo: “Mentre il governo Meloni taglia 22 milioni di euro per i prossimi tre anni ai consolati, elimina l’adeguamento delle pensioni e l’indennità per i disoccupati italiani all’estero, il PD continua l’impegno a favore dei nostri connazionali, con nuove risorse e iniziative serie e credibili”.
Incredibile che nessun parlamentare della maggioranza sia stato capace di presentare e fare poi approvare un proprio ddl. Hanno dovuto approvarne uno dell’opposizione. E’ anche vero che senza il centrodestra il Pd non avrebbe mai visto diventare legge la propria proposta.
A noi, umili osservatori, in realtà interessa ben poco che colore abbia la paternità del provvedimento, perché l’importante è il risultato: sono in arrivo, a partire dal 2025, 4 milioni di euro per migliorare i servizi consolari. Benissimo.
Certo è che a livello politico le forze di maggioranza, tutte quelle che tengono in piedi il governo Meloni, forse avrebbero potuto giocarsi meglio questa partita. Ora, invece, ad intestarsi la vittoria, giustamente, sono i dem. E possono farlo soltanto loro. Con tutto ciò che questo può comportare a livello di comunicazione politica, di riscontro reputazionale (sui media e sul territorio) e di consenso elettorale, quando sarà.
IL RIEPILOGO
L’aula del Senato, nella giornata di giovedì 21 novembre, ha approvato a maggioranza il disegno di legge ‘Disposizioni per il finanziamento di interventi volti al rafforzamento dei servizi consolari in favore dei cittadini italiani residenti o presenti all’estero’.
Con l’ok trasversale di Palazzo Madama – 128 voti favorevoli, nessun contrario, nessun astenuto – il provvedimento prevede una dotazione pari a 4 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025, per il finanziamento di interventi destinati al rafforzamento dei servizi consolari in favore dei cittadini italiani residenti o presenti all’estero, con priorità per i servizi maggiormente richiesti.
Le risorse del fondo verranno ripartite annualmente tra gli uffici diplomatico-consolari in proporzione al numero dei passaporti ordinari rilasciati da ciascun ufficio nell’anno precedente.
In particolare, i soldi serviranno per consentire agli uffici di gestire più rapidamente le domande di passaporto e di altri documenti di identità da parte degli italiani residenti all’estero.
Primo firmatario della pdl diventata ormai legge è Toni Ricciardi, eletto con il Pd nella ripartizione estera Europa, che naturalmente canta vittoria: “Il ddl sui servizi consolari a mia prima firma è finalmente legge. E’ importante perché per la prima volta nella storia, una legge che riguarda gli italiani all’estero non è un atto parlamentare straordinario, ma ha seguito un iter ordinario. Ma è importante soprattutto perché il primo partito di opposizione, il Partito Democratico, l’ha inserita a inizio legislatura tra le proprie priorità, e oggi, con il consenso di tutte le forze politiche di Camera e Senato, che ringrazio, l’ha fatta diventare legge dello Stato”.
Ricciardi, vicepresidente del Gruppo Pd, prosegue: “Questo è anche un segno di riconoscimento alle comunità delle italiane e degli italiani all’estero, che hanno sempre premiato il Partito Democratico. Il consolato è l’unico luogo dove gli italiani all’estero si recano per risolvere i loro problemi, non ne hanno altri, è come il piccolo comune in Italia, è totalizzante. E’ significativo che il Partito Democratico abbia colto in questo un segno distintivo, una priorità. In questa legislatura è l’unico provvedimento al momento a favore degli italiani all’estero”.
“Nonostante i quasi 7 milioni di italiani all’estero si fa fatica a riconoscere la ventunesima regione d’Italia, l’unica che demograficamente cresce. Questa – prosegue l’onorevole dem – è una misura che riguarda soprattutto il continente europeo, dove vive il 65 per cento degli iscritti Aire. Ci sono consolati che registrano 4500 iscrizioni al mese, di cui il 30 per cento sono nascite. Ragazze e ragazzi partiti dall’Italia qualche anno fa che hanno messo su famiglia e vedono i propri figli nascere all’estero. Serviva intervenire e siamo fiduciosi che questa sia solo l’inizio di una misura che si autoalimenterà e che in prospettiva sarà un crescendo di risorse per lo Stato e per i consolati, per garantire servizi, garantire i diritti, garantire cittadinanza”, ha concluso Ricciardi.
Giusto evidenziare ancora che tutte le forze politiche hanno votato a favore della proposta Pd.
Forza Italia, con il Senatore Raffaele De Rosa, spiega: “Questo disegno di legge si pone l’obiettivo di andare incontro alle esigenze degli italiani nel mondo. Non solo un segnale di attenzione, ma un’azione concreta per incrementare i servizi che vengono loro forniti. La ratio del provvedimento è quindi assolutamente in linea con la grande considerazione dimostrata dal Ministro Antonio Tajani verso le sedi estere. La rete consolare italiana è capillare: 123 ambasciate, 77 consolati e 8 rappresentanze permanenti in tutto il mondo. Questa proposta mette in campo nuove risorse per rafforzare ulteriormente i servizi consolari per gli italiani all’estero, che sono circa 6 milioni. Numeri molto alti, che continuano a crescere”.
Ha votato a favore anche Italia Viva: “È necessario che gli italiani all’estero vengano assistiti – ha detto il Sen. Scalfarotto -, quindi questa legge va fatta. Ma questa situazione è solo un sintomo: il problema è l’assurda legge italiana sulla cittadinanza, che la concede a chiunque abbia un avo andato via dall’Italia anche 200 anni fa. Hanno il passaporto italiano persone che non hanno nessun rapporto con l’Italia, zero”.
“Il tema della cittadinanza va posto sotto osservazione. Quindi bene questo ddl, ma 4 milioni di euro per i consolati, quando gli italiani all’estero sono più di 6 milioni e potenzialmente chissà quanti di più, rischiano di essere un pannicello caldo. Riduciamo il carico dei passaporti sui consolati, saranno maggiormente in grado di fornire servizi consolari”.
Alessandro Alfieri, responsabile Pnrr e riforme della segreteria nazionale del Pd: “Per la prima volta nella storia una norma che riguarda gli italiani residenti all’estero è stata approvata con un iter ordinario. Grazie all’impegno del Partito Democratico e del primo firmatario della proposta alla Camera, Toni Ricciardi, oggi rafforziamo i servizi consolari. Una legge che dà risposte concrete a un problema reale. Non una bandierina di una parte politica, come conferma l’unanimità, ma un intervento che consentirà l’abbattimento delle liste d’attesa per l’ottenimento del passaporto all’estero”.
“Questa legge – evidenzia Alfieri – migliora le modalità di rilascio dei passaporti all’estero introducendo un criterio di produttività nella pubblica amministrazione che destina una quota dei proventi derivanti dal rilascio dei passaporti direttamente alle sedi consolari. Questa legge riguarda la 21sima regione d’Italia: gli oltre 7 milioni di italiani residenti all’estero che oggi, grazie a questo forte messaggio di unità dal Parlamento, si sentono ancora più integrati nella comunità nazionale. Abbiamo lavorato per un diritto di cittadinanza, dando una risposta concreta a tante italiane e italiani che troppo spesso vengono utilizzati quando servono voti e non come cittadini di serie A. Grazie al collega Toni Ricciardi e ai nostri colleghi eletti all’estero per questo importante risultato”.
Pure Fratelli d’Italia ha votato a favore del provvedimento “molto importante per i nostri connazionali all’estero, che potendo contare su un’assistenza efficiente e a puntuali risposte dagli uffici consolari potranno rappresentare al meglio la nostra Nazione all’estero”, dichiara il vicepresidente di Fdi Antonella Zedda, componente della commissione Affari Esteri in Senato.
“Aumentare l’organico nei nostri consolati è un atto doveroso oltre che necessario, considerato che quella attuale è una situazione ‘emergenziale’, così è stata definita da un collega del Pd in commissione. Una considerazione che descrive lucidamente quale Italia abbia lasciato il Pd dopo aver governato per oltre 10 anni e come questo Governo stia lavorando per riportarla ad essere finalmente centrale nel mondo”, conclude Zedda.
Interviene nella discussione anche il Movimento Associativo Italiani all’Estero, la forza politica che in Parlamento rappresenta gli italiani nel mondo, con il Senatore Mario Borghese, vicepresidente MAIE, che dichiara: “L’approvazione di una legge per rafforzare i servizi consolari in favore degli italiani che vivono all’estero non può che essere un fatto positivo. Lo è a maggior ragione perché è stata proposta in modo unitario dagli eletti all’estero. Congratulazioni quindi ai colleghi Ricciardi (Pd), Tirelli (Maie), Di Giuseppe (Fdi), Billi, Carè, Di Sanzo e Porta che hanno saputo unire le energie per ottenere questo bel risultato”.
Per Borghese il provvedimento “non risolve completamente tutta la problematicità in cui sono costretti ad operare i nostri Consolati. Auspichiamo quindi – conclude – che il governo ed il ministero degli Esteri diano più attenzione ai Consolati migliorando la vita dei cittadini italiani che vivono nel mondo”.
Ed ecco le dichiarazioni di Roberto Menia, responsabile del dipartimento Italiani nel mondo di Fratelli d’Italia, vice presidente della commissione Affari Esteri in Senato e relatore del provvedimento: “Un provvedimento di rilevante importanza, perché prevede di rafforzare i servizi consolari per gli italiani all’estero, consentendo loro di ricevere la giusta assistenza e poter, quindi, sentire la vicinanza dell’Italia ai suoi cittadini nel mondo”.
Per Menia è “bello che si sia trattato di un’iniziativa bipartisan, che ha ottenuto il voto unanime dell’aula del Senato e dimostra come, al di là delle appartenenze politiche e culturali, esista un sentimento di solidarietà e identità nazionale che testimonia una comune volontà di vedere centrale l’Italia nel mondo a tutti i livelli”.
Non potevano mancare le dichiarazioni di Luciano Vecchi, responsabile Pd nel mondo: “Mentre il governo Meloni elimina diritti e taglia risorse con la legge di Bilancio, oggi è stata approvata dal Parlamento, in via definitiva, la legge sul rafforzamento dei servizi consolari, con primo firmatario Toni Ricciardi. Un risultato concreto per gli oltre 7 milioni di italiani che vivono, studiano e lavorano all’estero, grazie alla iniziativa dei Parlamentari del Partito Democratico eletti nella Circoscrizione Estero”.
Fabio Porta, ovviamente, eletto con il Pd nella ripartizione estera America Meridionale, è felice perché “è stata approvata la nostra legge per migliorare il servizio di rilascio dei passaporti all’estero”.
“Come per le risorse sulla cittadinanza, ancora una volta gli italiani all’estero dimostrano che non sono un problema ma la soluzione per il miglioramento dei servizi consolari e tante altre politiche di sviluppo e di crescita per il Paese. Vigileremo – assicura Porta – affinché queste risorse siano destinate effettivamente al miglioramento dei servizi, contrastando la precarizzazione del lavoro presso i consolati e rafforzando una rete consolare ampiamente al di sotto delle esigenze di quasi sette milioni di italiani all’estero. Mentre il governo Meloni taglia 22 milioni di euro per i prossimi tre anni ai consolati, elimina l’adeguamento delle pensioni e l’indennità per i disoccupati italiani all’estero, il PD continua l’impegno a favore dei nostri connazionali, con nuove risorse e iniziative serie e credibili”.
Concludiamo questa carrellata di dichiarazioni con Peppe Provenzano, deputato e responsabile Esteri del Partito Democratico, secondo il quale la legge appena approvata è “un segnale importante per gli oltre 7 milioni di italiani nel mondo, che oggi si sentono più integrati nella comunità nazionale”.