Giuliana Segre ha presieduto la prima seduta del Senato di questa nuova legislatura, cedendo poi la presidenza ad Ignazio La Russa. Credo che nessuno lo avrebbe mai immaginato, ma è successo.
La Segre non ha mancato nel suo intervento di ricordare la marcia su Roma, Matteotti, le leggi razziali, la shoah, il nazismo, la resistenza, l’antifascismo. L’aula ha ascoltato, applaudito, approvato… E poi ha eletto La Russa.
Non sembri irriverente: quei fatti, quelle tragedie, sono ormai scolpite nella storia ma – appunto – sono “la Storia”. Non vanno dimenticati, ma sono passati. Quel mazzo di fiori che La Russa ha offerto alla Segre sia un definitivo segno di riconciliazione.
Adesso è ora che gli italiani, possibilmente uniti, guardino al futuro, sia perché certi fatti non si ripetano più, ma soprattutto perché bisogna andare faticosamente avanti, tutti insieme.