Mario Borghese, senatore MAIE eletto in America Latina, presenta il suo disegno di legge “Disposizioni per la promozione e la diffusione della lingua italiana nel mondo” che inizierà il suo iter parlamentare, in sede redigente, nella commissione Cultura di Palazzo Madama.
“Investire nella diffusione della lingua – osserva il vicepresidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero – è in primo luogo un dovere storico-culturale a tutela dell’identità del Paese e allo stesso tempo una grande opportunità per l’Italia che deve individuare una strategia di promozione e un conseguente adeguato sostegno finanziario”.
“La lingua italiana, insieme alla tradizione culturale italiana, è popolare in tutto il mondo – prosegue l’eletto all’estero – e rappresenta un patrimonio immenso che concorre significativamente al successo del riconoscimento del nostro Paese oltre confine.
Intorno alla lingua italiana, anche in forza di importanti flussi migratori dall’Italia verso altri Stati, si è sviluppata nel tempo una vera e propria rete internazionale sia attraverso le associazioni culturali che tramite le varie attività economiche che negli ultimi anni hanno contribuito alla diffusione del made in Italy”.
Il ddl Borghese, che si compone di cinque articoli, prevede l’istituzione, presso il Ministero dell’Università e della Ricerca, di un Comitato per la tutela e la promozione della diffusione della lingua italiana nel mondo, presieduto dal titolare del Mur e composto da 15 membri, al quale sono attribuite una serie di funzioni: la promozione di nuovi programmi di aggiornamento sulla lingua italiana al fine di garantirne un’idonea conoscenza; la creazione, l’aggiornamento e la tenuta di una banca dati della lingua italiana all’estero; la cura e l’organizzazione di una Conferenza della lingua italiana nel mondo, da tenere annualmente, al fine di diffondere e di valorizzare la lingua e le tradizioni culturali italiane.
Il ddl specifica che l’attività di promozione e diffusione della lingua italiana nel mondo è effettuata, nei Paesi esteri, dagli uffici preposti, dalle associazioni culturali, dai consolati e dalle ambasciate italiane, in collaborazione con le camere di commercio italiane all’estero, nonché da altri soggetti pubblici o privati competenti in materia.
Gli Istituti italiani di cultura all’estero promuovono, secondo le indicazioni fornite dal Comitato, la conoscenza delle tradizioni storiche italiane, anche organizzando manifestazioni dedicate a tale scopo. Gli uffici competenti delle regioni, anche di concerto con l’Assocamerestero, promuovono, secondo le indicazioni fornite dal Comitato, nuovi programmi per la diffusione e la conoscenza della lingua italiana nel mondo.
Per quanto riguarda la copertura finanziaria del ddl, è prevista una spesa annua, a partire dal 2024, di un milione e mezzo di euro.