Sono sempre più gli uomini tra i fornelli. Ad assicurarlo è Alessandro Circiello, presidente della Federazione italiana cuochi regione Lazio e coordinatore compartimento Giovani Fic. "A livello professionale – spiega – la cucina è molto più maschile che femminile, ma dipende dai campi e dai ruoli. Nei grandi alberghi e ristoranti c’è un lavoro un po’ di ‘caseificio’, quindi si possono fare anche 12-14 ore al giorno: è per questo che la brigata è principalmente composta da uomini. A differenza della ristorazione collettiva e di hotel con menu alla carta, e di tante altre realtà più o meno piccole che coinvolge molto più donne".
Circiello è fra i protagonisti dell’evento ‘Man… in the kitchen’, firmato CMproject, da un’idea di Marco Calisse, in programma stasera a Roma, che vuole fondere due grandi mondi: quello del food e quello del fashion.
"Ultimamente sono in aumento i cuochi amatoriali che si cimentano nella cucina della propria casa”, spiega ancora lo chef. “La diffusione della buona cucina tra i programmi televisivi, infatti, coinvolge anche tutti gli uomini che, non professionisti, hanno voglia di cimentarsi tra le fiamme. La possibilità di trovare facilmente prodotti freschi e pronti, magari anche puliti, e prodotti congelati che sono pronti in pochi minuti, permette di creare prodotti veloci e discreti. Ma per mangiare bene, alla fine, basterebbe comprare dai piccoli mercatini: in questo modo si risparmia e la qualità è decisamente migliore, ma ovviamente la ricerca chiede più tempo".
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