Milano, giugno 2014. Gli italiani continuano ad amare gli investimenti nel mattone, ma in un’epoca di globalizzazione anche gli acquisti immobiliari si fanno internazionali. Secondo l’Ufficio Studi di Immobiliare.it sono sempre di più i nostri connazionali che comprano casa all’estero. Negli ultimi due anni tanto la ricerca, quanto le compravendite, hanno visto una crescita dell’11%.
«Negli ultimi anni – spiega Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobliare.it – il fenomeno di acquisto di immobili all’estero ha assunto una valenza sempre più significativa, perché trainato da diversi ordini di fattori: in primis c’è la volontà di investire in immobili dal ritorno certo; poi vi è il desiderio di acquistare la casa perfetta per le vacanze, magari un “buen retiro” per quando si sarà in pensione; infine, la volontà di aiutare i figli, che sempre più si trasferiscono all’estero per trovare lavoro.»
A questi tre desideri corrispondono mete distinte, anche se è possibile identificare alcune destinazioni privilegiate dagli italiani. Ci sono località che da sempre attirano capitali, grandi o piccoli che siano, provenienti dall’Italia. Prima fra tutte è Londra: di certo comprare nella City ha un costo elevato, ma possedere un immobile all’ombra del Big Ben equivale ad un vero e proprio assegno circolare. Si tratta di un investimento a basso rischio, se non addirittura nullo e per questo scelto da molti. Come è facile intuire, la Gran Bretagna è una delle nazioni in cui si concentrano anche gli acquisti per i figli “in fuga” lavorativa.
Una nazione che negli ultimi anni ha attirato l’attenzione degli investitori italiani è la Germania, dove il mercato immobiliare è senza dubbio molto fluido e dove sono due le città in cui si concentra l’interesse dei cittadini del nostro Paese: Berlino in primis, ma, se si guarda al segmento degli immobili di alta gamma, è Monaco di Baviera la regina degli investimenti.
In Costa Azzurra, invece, si concentra il nucleo di quegli acquirenti che puntano alle nude proprietà, tipologia di vendita che recentemente è cresciuta a tassi importanti anche in Italia e che in Francia rappresenta una realtà di investimento ormai consolidata da tempo.
Se è vero che gli investimenti italiani si concentrano per la maggior parte in Europa, non mancano tuttavia acquisti in località più lontane: si segnala un buon interesse nei confronti del Messico (per merito di una fiscalità vantaggiosa, studiata appositamente per attirare gli investitori esteri) e, soprattutto nel segmento del lusso, per la Turchia e gli Stati Uniti dove, in questo caso, USA è quasi sinonimo di New York. Anche gli Stati Uniti vivono la realtà degli acquisti di casa fatti per dare solidità ai figli degli italiani che si trasferiscono in quello stato per studiare e, poi, vivere e lavorare. Non necessariamente nella Grande Mela; molte, ad esempio anche le case comprate nell’area della Silicon Valley californiana.
Comprare casa all’estero per molti è anche ricerca di un buen retiro: gli acquirenti di età più avanzata che puntano ad investire la pensione o a trovare dei “paradisi” in cui vivere la vecchiaia non sono più una rarità. Non è un caso che alcune nazioni, come Spagna e Portogallo, abbiano addirittura creato leggi ad hoc per attirare gli investitori immobiliari (piccoli e grandi) strizzando l’occhio agli over 60. Ecco quindi che aree come la spagnola Costa del Sol o le Isole Canarie hanno visto crescere il numero degli acquirenti provenienti dal nostro Paese.
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