I giovani italiani fuggono sempre più dall’Italia e la meta è Oltremanica. Assume infatti i contorni di una vera e propria "invasione" l’espatrio di italiani in Gran Bretagna, secondo i dati ufficiali Aire (Anagrafe Italiani Residenti all`Estero), rivelati dalla trasmissione di Radio 24 "Giovani Talenti". Nel 2013 la Gran Bretagna è diventato il primo Paese mondiale di emigrazione per gli italiani, con 12.904 espatri ufficiali: l’incremento rispetto al 2012 è del 71,5%.
Il vero boom di espatri verso il Regno Unito è stato registrato soprattutto nella fascia 20-40enni: lo scorso anno sono approdati Oltremanica 8.487 italiani in quella fascia d’età, con un incremento dell’81%, rispetto al 2012. Più numerosi i 20-30enni (4.351), rispetto ai 30-40enni (4.136).
A livello generale, anche il 2013 ha visto crescere l’emigrazione ufficiale italiana verso l’estero: 94.126 i connazionali espatriati, con un incremento del 19,2% rispetto al 2012 (anno nel quale la crescita era stata pari al 30%). Oltre a sfiorare quota 100mila unità, l’emigrazione ha fatto registrare in soli due anni un incremento del 55% (dai 60.635 del 2011).
Per dare un’idea comparativa, è come se nel 2013 l’intera città di Alessandria si fosse trasferita all’estero. Anche se è più ragionevole ritenere che – poiché circa un italiano su due non comunica il proprio trasferimento oltreconfine – sia l’equivalente della città di Prato (188mila abitanti).
A livello di provenienza regionale, il primato resta alla Lombardia, con 16.418 espatri (+24,7% sul 2012), seguita dal Veneto (8743 emigrati). La vera sorpresa è il Lazio, che in un solo anno sale di due posizioni e scalza la Sicilia dal terzo posto: 8.211 gli emigranti laziali, con un incremento del 37,9%. L’emigrazione all’estero assume sempre di più i connotati di un fenomeno del Centro-Nord del Paese: nella "top ten" regionale degli espatri 2013 troviamo al quarto posto la Sicilia (7818), al quinto il Piemonte (7267), al sesto l’Emilia-Romagna (6682), al settimo la Campania (6249), all’ottavo la Toscana (5159), al nono la Calabria (4716) e al decimo la Puglia (4665). L’Europa resta il "porto sicuro" dei nostri emigranti: nel 2013 si sono trasferiti nei Paesi del Vecchio Continente 60.066 italiani, il 63,81% sul totale degli espatriati. La Gran Bretagna passa dal terzo al primo posto, tallonata dalla Germania (11.731 emigrati nel 2013), dalla Svizzera (10.300), dalla Francia (8.342) e dall’Argentina (7.496). Nella "top ten" dei Paesi di emigrazione da segnalare il sorpasso del Brasile (sesto Paese di destinazione) sugli Stati Uniti (ora settimi). Anche nel 2013 gli uomini hanno costituito il 56% degli espatriati, le donne il 44%.
Gli under 40 italiani fanno registrare una maggiore propensione alla fuga: lo scorso anno sono emigrati in 45.516, il 48,3% sul totale. Praticamente uno su due. Più numerosi i 30-40enni (24.001), rispetto ai 20-30enni (21.515). Rispetto al 2013, l’incremento di espatri in questa fascia d’età è stato del 28,4%, superiore dunque alla media generale di quasi dieci punti. Nessun calo rispetto al 2012, quando l’incremento era stato del 28,3%. Anche per i 20-40enni l’Europa fa la parte del leone quale Continente di approdo, assorbendo il 70,3% della nostra emigrazione: la Gran Bretagna stacca tutti, seguita dalla Germania (6.023 di 20-40enni, +17%) e dalla Svizzera (5.016, +22%). Le prime tre regioni di provenienza degli "under 40" sono, nell’ordine: Lombardia, Veneto e Lazio.
Discussione su questo articolo