Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Esteri del Senato, parla con il Corriere della Sera al termine di una sua visita in Venezuela. “E’ il vuoto, la gente ha paura, si chiude in casa, non c’è nessuno in giro”.
ItaliaChiamaItalia sa bene quanto sia difficile la situazione in Venezuela, ne abbiamo parlato tante volte sulle nostre pagine. Ci siamo chiesti fino a quando il governo italiano potrà voltarsi dall’altra parte. Più volte abbiamo lanciato l’allarme, anche per quanto riguarda gli italiani che vivono in quel paese sudamericano. Ma il nostro governo non riesce a rispondere come dovrebbe. E così il Venezuela è abbandonato da tutti. Anche da noi.
Ieri mattina Casini ha tentato di fare visita al sindaco di Caracas Antonio Ledezma, agli arresti domiciliari da quasi due anni con l’accusa di tentato golpe (ma il processo non e’ mai iniziato), e’ stato bloccato dalla polizia, ha improvvisato una conferenza stampa in strada con la moglie del “mio amico, da tanti anni, figlio di un italiano, esempio di grande sacrificio”.
“Ho portato al Parlamento la nostra solidarietà – racconta l’ex presidente della Camera -, come l’ho portata alla comunita’ italiana da parte di tutte le nostre istituzioni. Questa comunita’ negli anni ’50 era la prima per rimesse degli emigranti, oggi non possiamo lasciare soli i nostri connazionali”.
Non lasciarli soli significa agire concretamente: “Come abbiamo fatto per l’Argentina negli anni della crisi, dobbiamo adottare provvedimenti normativi e organizzativi speciali con copertura finanziaria ad hoc. Lo proporro’ al governo al mio ritorno”. Per Casini “bisogna agire subito, ora”. Il governo deciderà di muoversi?
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