Sempre più giovani scelgono di lasciare il Piemonte per trasferirsi oltre confine, alla ricerca di una qualità di vita migliore e di opportunità di lavoro.
Dunque, via dal Piemonte, per costruirsi un futuro. In particolare, sono i giovani nella fascia d’età tra i 18 e 39 anni a lasciare la regione per trasferirsi stabilmente all’estero.
Su La Stampa oggi in edicola, edizione Torino, si spiega che nella maggior parte dei casi basta un’esperienza in un’altra nazione durante il percorso universitario per ottenere opportunità impensabili prima e decidere di proseguire la propria formazione e carriera fuori dall’Italia.
Sono circa 6mila, in un anno, secondo i dati Istat, i ragazzi che lasciano i Comuni piemontesi per trasferirsi stabilmente in altre nazioni. Si tratta per lo scorso anno di 5688 persone, di cui 2896 maschi e 2792 femmine.
Dalla statistica sono esclusi coloro che si fermano per brevi periodi, non spostando la residenza: si considerano proprio i “cervelli in fuga” che poi, ascoltando i racconti dei protagonisti, nella maggioranza di casi sono giovani con un ottimo livello di formazione andati via a fronte della proposta di lavoro dei propri sogni. Un flusso che ogni anno è in leggero aumento. Nel 2017 i trasferimenti complessivi (che non considerano le varie fasce d’età) erano stati 12425 e nel 2018 sono cresciuti a 12674.
Sono dunque ancora tantissimi gli italiani che scelgono di lasciare il Belpaese. Una vera e propria emorragia che di certo non fa bene alla nostra Penisola, che così si impoverisce.