La nuova ondata di semplificazioni dara’ un ‘importante contributo al rispetto degli impegni assunti a livello comunitari per la riduzione degli oneri amministrativi gravanti su cittadini e imprese’. Con un iter che il premier, Mario Monti, si augura ‘possa avere un percorso parlamentare spedito’. Anche perche’ si tratta di un provvedimento ‘importantissimo’ per proseguire l’opera. Tempi rapidi invocati anche da Confindustria che promuove il testo (-1% di inefficienza della P.a. – dice il centro studi – corrisponde ad un incremento del Pil dello 0,9%) ma avrebbe preferito un ‘veicolo’ piu’ rapido, ad esempio un decreto. Ma un problema gia’ si pone: alcune norme – dice il Garante per la protezione dei dati personali – sono ‘in contrasto con la direttiva europea’. Dunque l’auspicio e’ che il Parlamento ‘possa correggere il testo’. In particolare – secondo il garante – ‘escludere dall’applicazione del Codice in materia di dati personali coloro che agiscono nell’esercizio dell’attivita’ imprenditoriale, anche individuale, anziche’ semplificare la vita degli imprenditori li priva, in quanto persone fisiche, di ogni garanzia rispetto al trattamento dei loro dati, anche delicatissimi’. Critiche anche dai Verdi che tra le righe del provvedimento individuano una norma Salva-Ilva: ‘Siamo semplicemente allibiti – dice il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli – perche’ dal cilindro del governo, nel Ddl Semplificazioni, e’ spuntata anche una norma salva-Ilva. Pretendiamo che il governo ed in particolare i ministri Clini e Passera diano spiegazioni su una norma ‘ad aziendam”.
Il provvedimento – spiega Palazzo Chigi – interviene su costi valutati in 3,7 miliardi a carico di cittadini e imprese. Ma i risparmi effettivi saranno noti non ora, ma solo in sede di attuazione. Tra le norme ci sono ‘alcuni utili interventi per rendere la vita piu’ semplice per i cittadini’. come, ad esempio, il cambio di residenza e dichiarazione per la tassa dei rifiuti nello stesso contesto (il che – spiega Filippo Patroni Griffi, non servira’ solo a semplificare ma anche a scovare chi la Tarsu non la paga). C’e’ poi il rilascio da parte degli Atenei delle certificazioni dei titoli di studio anche in lingua inglese. Insomma si fa di tutto – spiega il ministro dello Sviluppo Corrado Passera – ‘per evitare doppioni e ‘triploni”. E sempre Passera annuncia che con il Durc (documento unico di regolarita’ contributiva) ‘viene preso atto anche che un’azienda ha un credito (nei confronti dell’erario) e lo puo’ compensare’. Un altro intervento semplifica, d’intesa con il Ministero del Lavoro, esclusivamente adempimenti formali in materia di sicurezza sul lavoro, ‘senza toccare gli aspetti sostanziali della disciplina, la cui effettivita’ viene anzi rafforzata’. Ed e’ previsto anche l’allungamento dei termini di apertura delle dogane per facilitare il disbrigo delle pratiche per l’import/export. Si rende piu’ facile da parte delle imprese il corretto adempimento degli obblighi sostanziali. – dice il Governo – Nello stesso tempo si agevola il controllo da parte degli organi di vigilanza e la partecipazione dei lavoratori e delle loro rappresentanze.
Un importante intervento – spiega ancora Palazzo Chigi – riguarda la tutela del paesaggio e l’edilizia. In particolare sul permesso di costruire si prevede la certezza dei tempi di conclusione del procedimento. Si elimina il silenzio rifiuto previsto per il rilascio del permesso di costruire nei casi in cui sussistano vincoli. Inoltre per quanto riguarda l’autorizzazione paesaggistica, per assicurare la certezza dei tempi, si prevede l’obbligo dell’amministrazione competente, una volta decorso il termine, ridotto a 45 giorni per l’espressione del parere da parte del soprintendente, di provvedere sulla domanda di autorizzazione.
In materia di tutela ambientale si prevede ad esempio, spiega il ministro Corrado Clini, che l’Autorizzazione integrata ambientale sia rilasciata entro 90-120 giorni al massimo. ‘Cio’ responsabilizza le amministrazioni e da’ garanzia alle imprese’. E saranno liete le imprese alberghiere: se vorranno gestire un ristorante aperto al pubblico – annuncia Patroni Griffi – bastera’ una sola autorizzazione.
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