Esiste un vero e proprio “linguaggio” del flirt, secondo cui si riesce a capire se un’altra persona sta flirtando con noi. A rivelarlo, per la prima volta al mondo, uno studio universitario americano. Ma da cosa nasce l’esigenza di capire “scientificamente” il codice del flirt?
É certamente capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di chiedersi se qualcuno stesse flirtando con noi. Non è sempre facile infatti riuscire a comprendere quali siano le reali intenzioni di chi lancia i primi segnali di un interesse romantico o sessuale.
Malintesi su flirt possono comportare il rischio di non riuscire a cogliere certi segnali e magari perdere un’occasione interessante oppure al contrario di scambiare la semplice cordialità per interesse e ritrovarsi in situazioni spiacevoli.
É del tutto naturale chiedersi, allora, esiste un’espressione del viso tipicamente assunta da chi sta flirtando, che risulti efficace e che possa essere identificata agevolmente e con ragionevole certezza? Secondo una recente ricerca dell”Università del Kansas è possibile.
Il recente studio empirico è stato pubblicato sul Journal of Sex Research ed è stato condotto da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Psicologia con l’obiettivo di stabilire se sia possibile individuare una espressione non verbale del viso specifica e tipica che le donne tendono ad utilizzare per segnalare in modo efficace a un uomo il proprio interesse sessuale.
Nel corso dell’esperimento sono state inizialmente scattate 482 fotografie a un gruppo di 9 donne. Nel campione, sono state selezionate alcune attrici professioniste e alcune donne che, nel corso di un’intervista preliminare, hanno semplicemente riferito di aver flirtato in passato.
Alle donne è stato richiesto di assumere alcune pose che riproducono espressioni facciali allegre oppure pose neutre (in modo da disporre di un gruppo di immagini che fungano da controllo dell’esperimento). Alle donne è stato inoltre richiesto di assumere espressioni ammiccanti (e queste rappresentano il gruppo di immagini sperimentali).
In particolare, è stato loro chiesto, in alcuni casi, di posare riproducendo spontaneamente l’espressione facciale che considerano ammiccante, ossia quella che utilizzerebbero all’interno di un locale se volessero attirare l’attenzione di un potenziale partner. In altri casi, sono state fornite alle protagoniste specifiche istruzioni direttamente dai ricercatori.
Ciascuna foto è stata successivamente sottoposta all’attenzione di un campione di 117 uomini di età compresa tra i 18 e i 41 anni (con una età media di 20 anni) a cui è stato richiesto di identificare quale espressione facciale ritratta consideravano più ammiccante e quali espressioni invece avevano, secondo loro, un intento diverso e fossero neutre o semplicemente cordiali e allegre.
Tutte le protagoniste delle foto indossavano semplici maglie bianche e sono state immortalate su uno sfondo blu, in modo da minimizzare il rischio che sul giudizio dell’uomo incidesse anche l’attrattiva della donna fotografata.
Identificato il gruppo di immagini più frequentemente riconosciute come allusive e con intento di flirt i ricercatori hanno utilizzato il Facial Action Coding System (FACS) e sono riusciti a individuare le caratteristiche morfologiche comuni a tali espressioni. In questo modo sono riusciti a delineare una tipica faccia da flirt.
In altre parole, i ricercatori sono riusciti a individuare il “volto del flirting”, ovvero il linguaggio non verbale del viso che le donne utilizzano più frequentemente per attrarre l’attenzione sessuale di un uomo e che gli uomini sono in media in grado di percepire e interpretare correttamente.
L’espressione più efficace nel trasmettere un messaggio di corteggiamento risulterebbe includere:
• L’inclinazione del capo verso un lato
• Mento leggermente rivolto verso il basso
• Un lieve sorriso
• Uno sguardo rivolto in avanti verso il bersaglio prescelto.
Come sottolineato dal professor Amri Gillath, alla guida del team di ricerca: “Nei nostri sei studi, abbiamo riscontrato che la maggior parte degli uomini era in grado di riconoscere una certa espressione facciale femminile come allusiva e ammiccante. Tale espressione ha una morfologia unica ed è diversa dalle espressioni che hanno caratteristiche analoghe ma che sottendono un intento non romantico”.
Ovviamente, i risultati dell’indagine dimostrano anche, come era facile aspettarsi, che alcune donne hanno una maggiore capacità comunicativa non verbale e riescono quindi a raggiungere il proprio obiettivo romantico o sessuale più efficacemente rispetto ad altre donne.
Allo stesso modo, alcuni uomini mostrano, rispetto ad altri, una più spiccata capacità di percepire i segnali non verbali e di interpretare quindi un atteggiamento femminile ammiccante in modo corretto con maggiore probabilità.
Ma al di là di queste differenze individuali, gli uomini sono stati sistematicamente in grado di distinguere una specifica espressione allusiva da altre espressioni neutre o semplicemente allegre.
“I risultati della ricerca supportano l’ipotesi di un ruolo fondamentale del flirting nei processi di corteggiamento e di identificazione di un partner”, spiegano gli esperti del portale PsicologiOnline.net.
Le conclusioni della ricerca potrebbero offrire dei suggerimenti per tutti gli uomini più insicuri e meno capaci di cogliere messaggi velati da parte delle donne, riducendo il rischio di fraintendere le intenzioni, ritrovarsi in situazioni imbarazzanti o nella peggiore delle ipotesi essere accusati di molestie sessuali.
Ma la ricerca può rivelarsi utile anche per tutte quelle donne che intendono affinare le proprie tecniche di attrazione di un potenziale partner.
Secondo la scienza, quindi, esisterebbe un codice del flirt che fa parte di un più ampio set di comportamenti che servono a favorire l’avvio di una relazione romantica o sessuale. Per la prima volta, lo studio è stato in grado di isolare e identificare le espressioni che possono considerarsi con ragionevole certezza tipiche di chi cerca di flirtare.