All’interno del PdL-Forza Italia si ripropone un “Fini bis”, remake delle prove tecniche d’epurazione del centro destra-italiano dal suo mentore, Silvio Berlusconi. Ci risiamo, corsi e ricorsi storici. Gli eterni delfini tentano di cambiar pelle, di divenire squali. Prima Gianfranco, ora Angelino. Un secondo “Fini”, insomma. Tant’è che l’ex Presidente della Camera si toglie qualche sassolino dalla scarpa, acciuffando l’opportunità di denunciare come a suo tempo, per lui, non ci fu un accorato coro di difesa per il metodo Boffo. Quello che oggi i suoi ex compagni di partito denunciano.
Vecchi nemici e amici persi per strada, si ricompatta il fronte degli ex trombati coi nuovi traditori, che con le varie schegge del centro ancora livorose nei confronti del Cavaliere, assieme alla sinistra italiana, tentano per l’ennesima volta d’estrometterlo dalla vita pubblica.
I distinguo non si contano più e non serve esser daltonici per non accorgersi delle sfumature così effimere da rendersi patetiche. La verità è che non ci sono idee, riforme o visioni sulla giustizia a muovere questi parlamentari, ma la sola esigenza di riposizionarsi in vista della fine della Seconda Repubblica.
Cicchitto, Giovanardi, Formigoni, cosa hanno mai innovato in vita loro? Sepolcri imbiancati da oltre trent’anni nelle stanze del potere sempre pronti a riciclarsi alla luce di un nuovo leader da mungere e poi abbandonare. Parassiti della casta, che non solo mungono ogni privilegio, ma non concorrono alla formazione del consenso e del lavoro di partito.
Un tycoon come Silvio non può che essere disgustato da un sistema che però ha nutrito ed ha tenuto in piedi, necessario all’esistenza delle sue aziende, della sua immagine e della sua golden share governativa. Vittima di un sistema che condanna a morte i propri eroi.
Rimanere davanti la tv a guardare l’esecrazione di un uomo non ci darà la risposta. Il popolo deve ribellarsi ad ogni forma di privazione di democrazia. Perché ci stanno privando ogni giorno di un pezzo di libertà. Non so a voi, ma a me comincia a mancar l’aria.
Twitter @andrewlorusso
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