Silvio Berlusconi in queste ore ha ben altro a cui pensare e prima di tutto auguri sinceri per la sua salute, ma immaginate se a Roma secondo logica, sondaggi e strategia, domenica scorsa avesse appoggiato Giorgia Meloni – anziché Marchini – garantendole così, di fatto, l’approdo al ballottaggio.
Renzi oggi non solo "non sarebbe soddisfatto", come ha per lo meno lealmente ammesso, ma forse il PD sarebbe stato definitivamente messo KO anche per gli equilibri in altre città a cominciare dalla sfida di Milano. Non ci voleva una gran scienza per fare questa scelta: i lettori de IL PUNTO possono leggere cosa scrivevo in argomento giusto il mese scorso, ma l’eccessivo orgoglio è sempre un cattivo consigliere.
Va poi anche detto che Forza Italia (là dove è rimasta insieme a Lega Nord e Fratelli d’Italia) è andata abbastanza bene, mentre dove il centro-destra si è presentato diviso puntualmente ha perduto.
Con i migliori auguri a Berlusconi per i suoi problemi di salute ricordiamoci che è comunque ormai alla vigilia degli 80 anni e forse è davvero il momento per lui di fare serenamente un passo indietro e mandare avanti visi nuovi.
La Gelmini a Milano, per esempio, ha dimostrato di saperci fare così come la Carfagna a Napoli: Berlusconi faccia il padre (o il nonno) nobile dei suoi successori politici, ma lasci spazio, faccia crescere! La politica non si dovrebbe mai dirigere sublimando il proprio ego, ma creando nuove leve e lasciandole lavorare. Speriamo che il Cavaliere lo capisca, per il bene di tutti.
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