Il premier Matteo Renzi attacca l’Austria, dicendo peste e corna contro quel Paese, riguardo ai migranti e alla decisione di Vienna di mettere i controlli al valico del Brennero. In realtà, l’Austria ha pienamente ragione. I Paesi nordici hanno già accolto parecchi profughi mentre l’Italia ha (indebitamente) perso le tracce di molti immigrati clandestini che sono arrivati nel suo territorio.
L’Austria avrà pure il diritto di difendersi, vista anche la minaccia del terrorismo islamico? Vienna avrà pure il diritto di decidere se fare entrare o meno determinate persone? Qui si tratta anche di una questione di sicurezza, oltre che di ordine pubblico e di soldi. Va ricordato, infatti, che gli immigrati clandestini costano parecchio alla comunità.
L’Italia sta facendo entrare sia i profughi (quelli che veramente scappano da guerre e persecuzioni, i quali hanno bisogno di essere accolti) sia gli immigrati clandestini, i quali entrano indebitamente ed illegalmente. Insomma, l’Italia è diventata il "ventre molle" dell’Unione Europea, Unione Europea che dal canto suo ha mostrato tutta la sua debolezza ed inefficacia come istituzione. A questo punto, ci si deve chiedere a che serva.
Renzi che fa? Continua ad insultare l’Austria e ad agitare lo spettro del nazismo e del fascismo. Non mi sembra un buon servizio alla comunità. Anzi, questa è una mossa quasi di "terrorismo psicologico". Ad essere fuori dal mondo non è l’Austria ma Renzi. Egli pensa tanto agli immigrati clandestini mentre ci sono italiani con tanti problemi. Questo non può essere accettato.
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