Non si può aprire una discussione sulle idee politiche e strategiche di Matteo Renzi perchè dubito che qualcuno le conosca, ma non accetto e non sopporto più il suo metodo di gestione del potere, che mi fa sinceramente schifo. Mi pare che a tutte le persone di buonsenso appaia lampante come per lui la strategia politica sia solo l’arte dell’imbroglio, del tornaconto personale e dei suoi sodali, del mancare alla parola data tessendo la tela per strusci di potere possibilmente sabotando e imbrogliando chiunque gli attraversi la strada.
Dicono (e scrivono) che sia un’alta strategia e che serva per “sparigliare le carte”, ma per me questi metodi sono davvero squallidi, brutta copia – arrogante e spregiudicata – di un micro-Machiavelli che, in proporzione, anziché per una Firenze valga appunto solo per una Rignano sull’Arno.
Renzi è e resta comunque un inguaribile mentitore, visto che l’aveva giurato: “Se perdo il referendum (del 4.12.2016!) è una questione di faccia, lascio la politica” Infatti è stato di parola: e dopo aver già fregato Letta non solo non ha mollato la politica facendosi eleggere senatore “blindato” dal PD, ma – addirittura – a nemmeno 24 ore dal giuramento dei sottosegretari del governo Conte 2 – intascato il bottino in ministri e sottosegretari ha deciso di lasciare lo stesso PD per mettersi ufficialmente in proprio.
Non conosciamo ancora il futuro della nuova costola della ennesima scissione a sinistra, sta di fatto che la dichiarazione (un po’ disperata) del premier Conte “Pensano solo alla spartizione di posti e poltrone” è il miglior viatico per il nuovo gruppo politico.
Se Conte non sapeva, il presidente Mattarella era invece al corrente della imminente “sparigliatura”? Se non lo sapeva dovrebbe indignarsi per come è stato trattato, se invece sapeva… perché ha taciuto?
Ma è proprio vero: i renziani hanno soprattutto in testa il potere e la “quota parte” a loro spettante delle oltre 400 nomine pubbliche di alto bordo da effettuarsi nei prossimi mesi e si preparano quindi innanzitutto alla spartizione e alla lottizzazione sistematica di tutto, nulla escluso né eccettuato ricattando – lo vedrete – la nuova maggioranza giallorossa.
“Conte stia tranquillo!” detto da Renzi il che assomiglia molto a quel “Letta stia sereno” . Idee, programmi? Ma per carità: se questa è la nuova sinistra che avanza (sinistra?) povero il nostro Paese.
Penso agli elettori “duri e puri” (ma coerenti) che rappresentavano la sinistra di tanti anni fa, ma anche ai valori della parte seria della DC di cui il giovanissimo Renzi era stato consigliere comunale. Il confronto allora era spesso duro ed aspro, ma almeno verteva su concetti, ideali, programmi, ideologie, storia… Oggi non è più così ed è proprio questo imbarbarimento generale di tutto che fa davvero paura.
Mi chiedo poi se un elettore simpatizzante del M5S non si senta un pochino a disagio a stare con questa gente e – Di Maio dixit – ad allearsi con il PD addirittura in Umbria dove si vota il 27 ottobre perché la giunta PD è crollata dopo gli scandali e le porcherie nel “mercato” della sanità. Scandali denunciati con parole di fuoco fino all’altro ieri proprio dai grillini, ora neo-alleati degli inquisiti. Ma possibile che la politica sia solo fatta di queste cose?