L’esternazione del presidente della Commissione Europea, Juncker, "a Roma manca un interlocutore", stupisce non poco e viene da chiedersi se costui viva sulla Luna; come non sapesse che l’Italia, Patria del Diritto, è già al terzo governo consecutivo non legittimato dal popolo"sovrano": questo basta e avanza per dimostrare l’inaffidabilità delle nostre istituzioni.
Cito due episodi eclatanti che sanno di regime bolscevico. Il primo dei tre nefasti governi fece una legge, promulgata dal comunista Napolitano allora Presidente della Repubblica ed artefice dei tre governi non legittimi, che aboliva l’indicizzazione delle pensioni, legge che poi nel 2015 fu dichiarata incostituzionale dalla Consulta. Ebbene l’attuale governo, sotto il quale la spesa pubblica continua ad aumentare, ha spudoratamente ignorato la sentenza per mancanza di denaro, ma nel contempo ha avuto il cattivo gusto di acquistare un mega aereo per gli impegni di Stato.
Il secondo episodio è ancora più vergognoso: c’è stato il crac di quattro banche, che ha avuto come conseguenza la volatilizzazione dei risparmi e/o investimenti di migliaia di persone ed il governo ha salvato soltanto le banche e, nonostante l’art. 47 della Costituzione tuteli il risparmio in ogni sua forma, si limita a rifondere, quando sarà, solo una minima parte dei risparmi persi da persone che si sentono giustamente imbrogliate, mentre nessuno della classe dirigente delle banche in questione fino ad oggi ha varcato la soglia di un carcere e/o è gli arresti domiciliari.
Che qualcuno voglia far credere che erano tutti santi e che per pura magia il denaro e l’oro siano spariti?
Il Signor Juncker deve sapere che in Italia prevalgono gli interessi personali, familiari e di bottega, tutto il resto non conta: noi siamo nell’eterno periodo che va dal tre all’otto settembre del 1943, durante il quale dei "galantuomini" tramarono contro chiunque pur di salvare se stessi con i loro beni, fregandosene persino di dare ordini alle FF.AA.
Se ciò non basta per avere un’idea dell’italica "affidabilità", allora deve sapere che nel 1938 un ufficiale della Wehrmacht al quale, durante un ricevimento, venne chiesto chi, secondo lui, avrebbe vinto la prossima guerra rispose: "Non so chi vincerà la prossima guerra, ma so con sicurezza che la perderà chi avrà come alleati gli italiani".
Coraggio, presidente Juncker, non ne faccia una malattia; tenga conto, inoltre, che Renzi attualmente, oltre a grossi problemi interni al suo partito, ha un fastidioso chiacchiericcio su certe "questioni" familiari ed una spasmodica ricerca di visibilità.
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