Tempi sempre piu’ duri per i giovani che scelgono di arrotondare le proprie entrate con le consegne a domicilio. La catena di pizzerie Domino’s ha infatti raggiunto Amazon, Google e 7-Eleven nel novero delle aziende che stanno mettendo in campo un servizio di droni per recapitare i loro prodotti. La prima dimostrazione e’ avvenuta ieri nella citta’ neozelandese di Auckland. Il video, caricato su YouTube, mostra il velivolo, dotato di sei eliche, librarsi nell’aria e abbassarsi lentamente verso la destinazione, calando il contenuto sul terreno e prendendo nuovamente il volo.
"Abbiamo sempre detto che non ha senso usare una macchina da due tonnellate per un ordine da due chili", ha spiegato l’ad dell’azienda, Don Meij. La Nuova Zelanda e’ stato uno dei primi paesi in assoluto a emanare una legge che regola le consegne via drone, quindi Domino’s potrebbe diventare la prima azienda in assoluto a inaugurare il servizio. Una norma analoga entrera’ in vigore in Usa dal 29 agosto, mentre a settembre sara’ il turno dell’Australia. L’innovazione non e’ pero’ esente da critiche, dato che la legge prevede che l’apparecchio venga costantemente monitorato da un operatore umano.
"Non capisco veramente come possa essere commercialmente applicabile questa idea, perche’ bisognerebbe avere qualcuno che letteralmente cammina appresso al drone mantenendolo a vista, osservandolo in ogni momento", ha dichiarato al ‘Guardian’ Philip Solaris, direttore dell’azienda produttrice di droni X-Craft Enterprises, concorrente della statunitense Flirtey, che fabbrica i velivoli ordinati da Domino e 7-Eleven (la quale ha effettuato il primo test il mese scorso). Nel frattempo su internet fioccano le battute di chi e’ pronto ad armarsi di fucile di precisione per godersi una pizza gratis, sia pure un po’ ammaccata.
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