Problemi non da poco per Silvio Berlusconi da quando nelle file di Forza Italia qualcuno si mostra più vicino a Matteo Salvini che al Presidente.
Da una parte, se la legge elettorale prevedesse un parlamento di nominati, il rinnovamento che auspica il Cavaliere potrebbe far saltare molte poltrone e i cosiddetti “nordisti” ritengono più fruttuoso buttarsi nelle braccia di Salvini. Primo fra tutti Giovanni Toti.
D’ altra parte, le anime belle del Sud, con Mara Carfagna lancia in resta, non smettono di domandarsi quali prospettive possa avere, in Campania per esempio, un partito legato a doppio filo a una Lega che pretende l’autonomia delle sue regioni più rappresentative e fondamentalmente rinnega l’unità della nazione.
Il 13 ottobre è fissata la data per un incontro chiarificatore tra i leader di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia. Riuscirà Berlusconi, l’unico possibile federatore dell’alleanza che può far vincere il centro destra, ad ingoiare il rospo di avere al tavolo del confronto quelle due presenze in vario modo disturbanti? Supererà l’impaccio e l’impiccio, lui, un gigante tra lillipuziani? Per amor di patria e di se stesso dovrebbe farcela. Ma noi non ci sentiamo di scommettere.
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