Al Meeting di Comunione e Liberazione organizzato a Rimini, il segretario del Partito Democratico Enrico Letta ha lanciato la proposta di prolungare l’obbligo scolastico fino alla maturità. La proposta di Letta non è condivisibile. Un ragazzo che dopo la licenza media vuole andare subito a lavorare dovrebbe continuare ad andare a scuola per “scaldare il banco” e farsi bocciare, con spese notevoli per i suoi genitori?
Il problema non è il fatto che l’obbligo scolastico sia ad oggi fino alla licenza media, ma è la qualità dell’istruzione. Per esempio, manca completamente il trait d’union tra l’istruzione ed il mondo del lavoro. Per risolvere questo problema, sempre per fare un esempio, si potrebbero inserire nei programmi scolastici degli stage nelle aziende i cui esiti influenzerebbero la valutazione finale.
Oggi, noi osserviamo uno scollamento tra istruzione e mondo del lavoro. Ciò si vede dal fatto che molti ragazzi diplomati e laureati fanno un lavoro che non corrisponde al percorso formativo da essi affrontato. Si deve puntare di più sulle materie scientifiche e sulla ricerca, vista anche la carenza di figure professionali come quelle dei medici. Perciò, sarebbe bene favorire gli studenti meritevoli, ma con problemi di soldi con dei voucher o delle borse di studio. Bisogna reintrodurre i voti, compreso quello di condotta. In poche parole, la scuola non deve essere un diplomificio, ma un luogo in cui un ragazzo apprende delle materie e viene valutato per quello che fa.
La scuola deve essere selettiva. Chi ha buona volontà e meriti deve andare avanti. Imparare questo concetto sarebbe già una grande lezione. I buoni risultati si ottengono con la buona volontà e l’impegno.