Quando torneranno a scuola, in presenza, gli studenti italiani? “Per gli studenti questo è un trauma che si accresce giorno dopo giorno e lo è anche per i genitori. Avevo dichiarato che se le scuole non avessero riaperto il 7 gennaio, sarebbe stato il segno del fallimento del governo di questo Paese”. Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità, intervistata sul Messaggero fa presente di vedere direttamente l’effetto devastante di questa esperienza su suo figlio, e in generale sulla sua generazione.
Bonetti, esponente di Italia Viva, prosegue: “Insieme alla ministra Bellanova abbiamo denunciato con forza il caos organizzativo che ci portava a rimandare ancora una volta l’apertura delle scuole. Si e’ andati oltre le piu’ pessimistiche previsioni. O non ci si e’ impegnati a sufficienza o non si e’ in grado di impegnarsi in maniera adeguata. Il problema di fondo e’ che c’e’ costantemente uno stile dell’ultimo minuto. Si arriva a decidere, tardi e in maniera improvvisata”.
“La responsabilita’ e’ di tutti i livelli istituzionali – osserva la ministra – pero’ e’ responsabilita’ del governo trovare il concerto e il consenso degli altri livelli istituzionali”. E aggiunge che “la soluzione e’ quella proposta da Matteo Renzi. Vanno vaccinati subito, cosi’ come si fa per i medici, anche gli insegnanti. Poi, dopo la vaccinazione degli anziani, che sono la fascia piu’ immediatamente a rischio, vanno vaccinati gli studenti”.