Lo scudetto ‘e’ un primo sogno che si e’ realizzato’. Gli echi della festa in casa Juve non si sono ovviamente spenti e Andrea Agnelli non si tira indietro nel celebrare il successo della sua squadra. ‘Questo risultato – sottolinea il presidente bianconero – rappresenta per me l’orgoglio ritrovato di un popolo, il popolo juventino, ed e’ il primo obiettivo che mi ero posto quando sono arrivato alla presidenza due anni fa’.
Il successo e’ arrivato in fretta, sicuramente prima del previsto, Agnelli ne ripercorre la genesi. ‘E’ stata un’esperienza difficile, complessa, un percorso tortuoso. Come in ogni azienda e impresa – e lo sport non fa eccezione – a fare la differenza sono state le persone, siamo arrivati qui grazie alla scelta delle persone. Due anni fa ho trovato una situazione difficoltosa da un punto di vista societario e sportivo’. Primo passo, il rinnovamento della rosa, il ricambio quasi completo dei giocatori; poi i dirigenti, infine l’allenatore. ‘Conte – dice il numero uno bianconero – ha saputo trasmettere la determinazione, l’aggressivita’, la convinzione per raggiungere un obiettivo che ad inizio stagione era insperato’. Le celebrazioni per il titolo sono appena partite, ma l’occhio di Agnelli e’ rivolto gia’ al futuro. C’e’ un mercato da affrontare per puntellare un gruppo in grado di ben figurare in campo europeo. ‘La Juventus esiste per vincere – rileva – il futuro non posso che ipotizzarlo vincente, lavoriamo sette giorni su sette per questo’. Il presidente parla di ‘percorso delineato’: ‘Siamo determinati – sottolinea – a mantenere la squadra competitiva e costante nel tempo, in modo che arrivi a giocarsi la vittoria quando conta, ovvero a marzo e aprile. Sappiamo dove dobbiamo intervenire’. ‘Siamo partiti da due settimi posti consecutivi’ – rileva Agnelli – non si pensava di ‘poter arrivare a una giornata dalla fine del campionato imbattuti, con la migliore difesa e campioni d’Italia. Siamo andati oltre le aspettative. Forse perche’ abbiamo scelto le persone giuste, che ci hanno per messo di realizzare il sogno’.
Una di queste, come lo stesso Agnelli ha ricordato, e’ Antonio Conte. Il tecnico, in un’intervista a ‘Sette’ in edicola giovedi’, afferma di ‘voler continuare a crescere, a stupire me stesso e gli altri’. ‘La Juve – sottolinea – non e’ un punto d’arrivo, tutto per me e’ un punto di partenza’. Sulla panchina bianconera l’inizio e’ stato straordinario: "Non ho mai pensato essere un grandissimo giocatore, mentre ho sempre saputo che sarei diventato un allenatore. Già da Lecce, quando giocavo nella Primavera e allenavo la squadra di mio fratello. Era una vocazione’. Del Piero? E’ un campione che mi ha dato tanto, fuori e dentro il campo’. Nessun accenno, da parte di entrambi, alla questione terza stella. La Juve non fara’ strappi alle regole; una stella diversa da quella tradizionale dovrebbe essere stilizzata sulla nuova maglia, grazie al lavoro dei designer della Nike (la seconda divisa, invece, dovrebbe essere nera con inserti tricolore).
‘La terza stella? Certo che la metterei – dice il presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo -, oppure qualcosa che la richiami, e poi ci metterei una pietra sopra, per chiudere le polemiche’.
Forse andra’ cosi’. Domani la squadra riprendera’ gli allenamenti, possibile un altro bagno di folla a Vinovo. Intanto si sta programmando un’estate di lusso, non solo sul mercato. Il quotidiano spagnolo Marca ha annunciato per il 5 agosto a Las Vegas un antipasto di Champions con la super-amichevole tra i bianconeri e il Real Madrid di Mourinho nell’ambito del torneo ‘World Football Challenge’.
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