Per commentare la tragedia ferroviaria accaduta ieri in Puglia sono intervenuti questa mattina su Radio Cusano Campus i senatori Nicola Morra (Movimento Cinque Stelle) e Gian Marco Centinaio (Lega Nord) e i deputati Ileana Argentin (Partito Democratico) e Maurizio Bianconi (Conservatori e Riformisti).
Sulla strage che ha sconvolto la Puglia, Ileana Argentin, deputata del Partito Democratico, ha dichiarato: "Sicuramente è accaduta una tragedia e il mio stato d’animo non è dei migliori, ovviamente. Le polemiche come al solito sono gratuite in questi momenti. C’è da mettersi al tavolo e capire le cose che non vanno, ma non certo a caldo, in un momento in cui si vive nell’impeto della rabbia e della disperazione. Soprattutto i politici dovrebbero far silenzio in questi momenti e i media dovrebbero giocare di meno con i sentimenti della gente. Ci vuole rispetto davanti alla morte. Non c’è niente di più facile che strumentalizzare certe tragedie, salire sul carro dei vincitori dopo le amministrative è diventata una brutta abitudine, un brutto sport. Tutti ci salgono perché ormai il nemico è Renzi, qualsiasi cosa è colpa di Renzi, ma stavolta ci sono i morti di mezzo, servirebbe più rispetto".
Nicola Morra, senatore del Movimento Cinque Stelle, ha dichiarato: "Conosco bene quella zona, ho dei parenti che vivono a nord di Bari. Purtroppo la tragedia,che sicuramente sarà frutto di un errore umano, è imputabile al mancato ammodernamento di una rete infrastrutturale che pur potendo essere realizzata con fondi europei non è stata realizzata per colpa della politica. Molto spesso i soldi per fare le cose ci sono, molto spesso le cose non vengono fatte. E non sempre è un problema di burocrazia. A volte il problema è legato all’assenza di volontà politica, perché magari non ci sono interessi forti a realizzare l’opera e quindi la stessa si rinvia e si procrastina all’infinito. Il M5S aveva sollecitato il Governo nel 2013! Il mio collega Giuseppe D’Ambrosio, di Andria, pochi mesi dopo il nostro ingresso in Parlamento aveva interrogato il Governo evidenziando il problema del binario unico proprio lì dove è avvenuta la tragedia e chiedendo dove fossero finiti i 180 milioni di euro che l’Europa aveva stanziato per ammodernare la tratta. Perché i soldi per realizzare l’opera c’erano tutti, ed allora forse mancava la volontà politica. Quella linea non solo andava e va ampliata, ma in alcuni tratti anche interrata. Purtroppo la modernizzazione viene troppe volte negata a questo Paese per interessi meschini e di parte. Troppe volte, soprattutto al Sud, ma non soltanto, fondi europei non vengono utilizzati. In un momento in cui la situazione economica imporrebbe al contrario il massimo della spesa possibile per favorire la sopravvivenza di imprese al collasso, non vedo motivi razionalmente accettabili in grado di spiegare il perché questa spesa non venga effettuata. Fondamentalmente perché probabilmente non si riesce a far lavorare qualche amico che dovrebbe lavorare… ".
Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord al Senato, ha dichiarato: "In questo momento bisogna stare zitti e rispettare il dolore delle famiglie e di chi ha perso i propri cari. Allo stesso tempo bisogna anche ricordare che le ferrovie italiane devono essere riviste, non solamente al Sud. Ci sono tratte che neanche nel terzo mondo possono essere concepibili, anche al Nord, in Lombardia. Ci sono tratte che collegano Pavia ad Alessandria ad esempio in cui ogni giorno si rischia la vita. Renzi non faccia chiacchiere e promesse inutili anche davanti ai morti, faccia vedere che il Governo almeno davanti ai morti è in grado di presentare un piano serio per il rilancio delle nostre ferrovie".
Maurizio Bianconi, deputato di Conservatori e Riformisti: "Questa tragedia rientra nelle cose umane, in quanto c’è uno che ha sbagliato. La chiuderei qui sotto il profilo dell’evento. Poi si aprono tutti altri ragionamenti. In Italia abbiamo il binario unico per 11000 chilometri, quindi il trasporto ferroviario, i cui investimenti notabili risiedono al dopoguerra, è inefficiente. Le polemiche sull’alta velocità sono una cavolata, la Tav è un investimento a sé ed è una cosa fatta bene, mentre il trasporto ordinario è stato tralasciato prima in favore delle autostrade, per fare un piacere alla Fiat e per fargli vendere le macchine, e poi dalla ignavia completa e dalla trascuratezza. Senza ferrovie non c’è civiltà. In Italia servono sempre le emergenze per capire ciò che succede. Renzi? Io lo critico sempre, ma stavolta non c’entra niente. E ha fatto bene ad andare sul luogo della tragedia, se non ci fosse andato lo avrebbero criticato ugualmente".
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