Mentre in Italia si festeggiava la festa della Repubblica, negli Stati Uniti d’America sono continuate le dure proteste che si sono generate in seguito al brutale assassinio di Goerge Floyd a Minneapolis, da parte di un’agente di polizia.
Christian Filippella, Coordinatore del MAIE a Los Angeles, nonché regista e produttore, membro della Television Academy, ha partecipato personalmente ad alcune di queste manifestazioni.
‘È un momento storico e non si può rimanere silenti o indifferenti. L’altro ieri ho presenziato alla manifestazione organizzata nella zona di Venice e Santa Monica, dove migliaia di persone hanno sfilato per ore gridando il nome del cittadino statunitense che, nei giorni scorsi, ha perso la vita. L’ho fatto perché ritengo sia assolutamente necessario mostrare appoggio al movimento di protesta che si é generato negli USA”.
“La morte di Floyd – prosegue Filippella – ha sollevato un polverone a livello socio-culturale. La pandemia generata dal Covid19 ha recentemente preparato il terreno, esasperando gli animi e lacerando ancor di piú una societá ormai spaccata, aumentando il numero di disoccupati e di senzatetto. Alcune dichiarazioni, piuttosto che calmare la folla indispettita ed indignata per le violenze sistematiche della polizia americana, hanno peggiorato la situazione.
Le politiche di sicurezza ed il sistema giudiziario americano vanno rivisti urgentemente. Va garantito a tutti il godimento dei diritti e delle libertà fondamentali. Si tratta di tematiche che non solo coinvolgono i cittadini statunitensi, ma anche i tantissimi cittadini italiani che vivono negli Stati Uniti d’America.
Il paragone tra quanto stiamo osservando negli USA e quanto avviene in Italia é d’obbligo. Vanno lodate le nostre forze dell’ordine, che si sono sempre dimostrate in grado di gestire situazioni incandescenti e molto delicate, con grande professionalità. Non posso affermare la stessa cosa invece, per quanto riguarda la nostra giustizia. Dopo i recenti fatti di cronaca nostrana, é evidente che urge riformare il nostro sistema giudiziario nazionale”.
“Quanto sta accadendo negli USA deve servirci da esempio. In questo momento difficile per tutti, dobbiamo mantenere la calma e difendere nelle giuste forme i nostri diritti. Lo dico da italiano residente in questo splendido paese ma, allo stesso tempo, lo dico da cittadino italiano preoccupato per le sorti del mio paese natale ed in qualitá di coordinatore di un movimento, il MAIE, che si batte per la protezione a livello sociale dei migranti italiani”.