Roma, 5 MAG – Meno fisco e più lavoro. Possono essere sintetizzate così le motivazioni che porteranno domani (venerdì 6 maggio) in piazza la Cgil in occasione dello sciopero generale promosso dal sindacato guidato da Susanna Camusso. In oltre 100 piazze d’Italia la Cgil segnerà una nuova tappa della sua mobilitazione nei confronti di “un governo che, a trentasei mesi dal suo insediamento, continua nella sua sola e unica operazione di galleggiamento che sta determinando un pericoloso arretramento del paese”. Uno sciopero, il quarto dall’insediamento nel 2008 del quarto governo Berlusconi, che sarà di otto ore per la gran parte delle categorie della Cgil con manifestazioni in programma in tutte le regioni e in tantissime province. Simbolico epicentro sarà la manifestazione (regionale) di Napoli che vedrà la presenza del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.
Con lo sciopero di domani la Cgil chiede “una svolta urgente che parta dalla difesa del lavoro dagli effetti ancora molto duri della crisi, dalle scelte depressive del governo e dall’attacco ai diritti e alle tutele”. Ma oltre alla difesa la Cgil vuole rilanciare il tema del lavoro “promuovendo buona occupazione e nuove occasioni di impiego” insieme alla ricerca di “soluzioni positive alle troppe crisi industriali accumulate sui tavoli del Ministero dello Sviluppo economico”. Sul fisco, inoltre, la Cgil reclama “un intervento di giustizia sociale che alleggerisca il carico fiscale sui lavoratori dipendenti e sui pensionati” e che possa reperire “le risorse, necessarie per la crescita, accumulate nei grandi patrimoni, nelle rendite e nelle transazioni finanziarie”. “Degrado e declino”, sono queste secondo il sindacato le parole che descrivono lo stato in cui versa il paese.
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