Per gli utenti, con lo sciopero dei mezzi pubblici, al danno si aggiunge la beffa, come dire cornuti e mazziati. Che i fruitori dei mezzi pubblici subiscano un danno e’ evidente, per i disagi e per i costi aggiuntivi che devono sostenere. Al tutto si aggiunge la beffa perche’ le dichiarazioni di sindacalisti e datori di lavoro hanno il sapore della presa in giro. Per costoro “occorre trovare altre forme che non danneggino l’utente” ma nello stesso momento proclamano uno sciopero, che in prima istanza danneggia gli utenti stessi. Come dicevamo, cornuti e mazziati.
Da venti anni sosteniamo la necessita’ di un aggiornamento delle modalita’ di attuazione dello sciopero classico. Parlare al vento e’ la stessa cosa. Ieri, infatti, si attua uno sciopero che prende letteralmente per il collo l’utente. Piu’ si fa male, maggiore e’ la probabilita’ di ottenere risultati. Il primo avversario del sindacato non e’ quindi il datore di lavoro ma l’utente.
Proposte? Ne abbiamo fatte tante. Nello specifico potrebbero scioperare solo i controllori e non gli autisti e macchinisti. In questo modo i mezzi funzionerebbero, gli utenti potrebbero utilizzarli anche gratuitamente e l’unico danneggiato sarebbe il datore di lavoro. In piu’ i sindacati potrebbero costituire un fondo per risarcire i controllori (agli scioperanti e’ detratta dalla busta paga una giornata di lavoro). Gli unici a rimetterci sarebbero appunto i datori di lavoro. Troppo difficile. No, e’ una scelta. A danno degli utenti.
Primo Mastrantoni, segretario dell’Aduc*
*Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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