“Non si può continuare a sottrarre uomini e donne in divisa dalle zone più a rischio della città per poi renderli vittime di manifestanti inferociti, manovrati dalla solita sinistra disfattista, che arrivano ad offendere attraverso il vergognoso lancio delle uova chi garantisce l’ordine e il rispetto delle regole, oltre che una categoria di lavoratori, proprio quella che i sindacati dovrebbero rappresentare" – lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale, a margine dello sciopero indetto dalla CGIL contro la manovra economica.
“Impiegare le forze dell’ordine per cortei e manifestazioni, così come per le scorte indiscriminate, comporta un enorme dispendio di risorse che infierisce sullo stato economico del Paese e non dà diritto a lamentare una carenza nei controlli sul territorio. Servono atti di responsabilità sullo stato di salute del nostro Paese e non manifestazioni demagogiche ed inopportune. Ricordiamo ai cari sindacalisti della CGIL, artefici della paralisi della viabilità cittadina, che ogni corteo grava ulteriormente sul bilancio della spesa pubblica e dunque sulle tasche dei cittadini, basti pensare che una manifestazione di oltre 100 mila persone costa alla città di Roma fino a 215 mila euro. Una cifra che viene in gran parte assorbita dalle spese per la pulizia e i bagni chimici. A pesare è anche la voce per l’impiego della polizia municipale, dei mezzi e uomini della protezione civile, così come le spese per i servizi sanitari e le transenne” – conclude Santori.
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