Cresce la protesta dei sindacati dei trasporti per lo stallo dei negoziati per il rinnovo del contratto: tutte le sigle del settore, che hanno scioperato appena tre giorni fa, hanno infatti proclamato unitariamente per il 16 novembre un nuovo stop di 24 ore del trasporto pubblico locale. Il Garante degli scioperi, che sullo stop del 2 ottobre ha aperto un’inchiesta per verificare il mancato rispetto delle fasce protette, ha gia’ espresso preoccupazione per la nuova protesta, avvertendo che potrebbe essere ben piu’ pesante.
Venerdi’ 16 novembre si fermeranno autobus, tram e metro per 24 ore e saranno garantiti i soli servizi minimi ‘assolutamente indispensabili’, concordati nelle singole aziende e come previsto dalla legge e dalla regolamentazione del Garante, spiegano infatti Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti e Faisa Cisal. Potranno cioe’ circolare solo servizi di trasporto per i disabili e scuolabus per scuole materne ed elementari. Una protesta, quindi, senza le tradizionali fasce di garanzia: una possibilita’ che e’ pero’ consentita dalla legge quando c’e’ una manifestazione sindacale per il rinnovo del contratto, spiegano i sindacati, ricordando che puo’ essere indetta una sola volta in ogni vertenza. Quel giorno infatti ci sara’ anche una manifestazione a Roma.
I sindacati protestano contro ‘la perdurante interruzione del negoziato contrattuale imposto dalle associazioni datoriali Asstra ed Anav e la persistente indisponibilita’ del Governo ad attivare il piu’ volte richiesto confronto con tutti i soggetti interessati sul quadro finanziario e delle regole del trasporto locale’. La trattativa per il rinnovo del contratto del trasporto pubblico, scaduto il 31 dicembre 2007, nell’ambito del nuovo contratto della Mobilita’ e’ partita nel 2008, ‘ma non e’ davvero mai decollata’ e il negoziato con Asstra ed Anav ‘si e’ andato spegnendo e le proposte datoriali sono ad oggi ferme a maggio 2011′.
Preoccupazione e’ gia’ stata espressa dal Garante degli scioperi Roberto Alesse, che dopo i disagi dello sciopero del 2 ottobre ha aperto un’inchiesta. Il nuovo sciopero ‘potrebbe essere ben piu’ pesante’ del precedente, ha detto Alesse, spiegando che l’Authority ha convocato le parti con l’obiettivo di riaprire il dialogo.
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