“Imu, Tari, Canone RAI, giovani all’estero, assistenza sanitaria, doppia tassazione, sanatoria fiscale: sono alcune delle problematiche e delle istanze dei nostri connazionali che abbiamo affrontato nella legge di Bilancio per il 2019 con i nostri emendamenti attualmente in discussione alla Commissione Bilancio della Camera dei deputati”. Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati Pd eletti nella ripartizione estera Europa, Angela Schirò e Massimo Ungaro.
“Consapevoli di avere a che fare con un Governo che non ha nel suo DNA politico e culturale la doverosa ed equa rappresentanza dei diritti e delle rivendicazioni degli italiani all’estero, abbiamo tuttavia voluto sensibilizzare il Parlamento sui problemi più sentiti dai nostri connazionali e abbiamo voluto così sollecitare una loro soluzione.
Tra le altre cose abbiamo introdotto degli emendamenti alla legge di Bilancio che mirano ad abrogare l’Imu, la Tari e il canone Rai per tutti gli italiani residenti all’estero e proprietari di immobili in Italia”.
“Sulle questioni fiscali – proseguono – siamo intervenuti su più fronti chiedendo di modificare la normativa che prevede la doppia tassazione per chi seppur lavorando e pagando le tasse all’estero mantiene la residenza fiscale in Italia e, in buona fede, non presenta la dichiarazione dei redditi conseguiti all’estero. Abbiamo chiesto il potenziamento degli incentivi fiscali per chi intende rientrare in Italia e la proroga del termine di regolarizzazione per ex Aire e frontalieri i quali hanno potenziali pendenze fiscali su conti e beni all’estero. Abbiamo inoltre chiesto di colmare una grave lacuna legislativa in campo sanitario, sollecitando l’estensione della copertura gratuita delle cure ospedalieri urgenti a tutti gli iscritti all’AIRE e non solo, come avviene attualmente, a favore dei nati in Italia e poi emigrati”.
“Ci adopereremo infine, quando il collegato previdenziale verrà presentato, affinché ogni eventuale proposta che riterremo vantaggiosa per i nostri connazionali (anticipi dell’età pensionabile, aumenti del trattamento minimo, proroga dell’Opzione donna, etc.) sia applicata anche ai residenti all’estero aventi diritto in virtù delle convenzioni multilaterali e bilaterali di sicurezza sociale. Vigileremo insomma – concludono i dem – affinché i diritti degli italiani all’estero siano adeguatamente rappresentati e tutelati”.