Michele Schiavone, segretario generale del CGIE, aprendo l’incontro “Internazionalizzazione del Sistema Paese”, organizzato dalla Conferenza Permanente Stato-Regioni-Province Autonome-Consiglio Generale Italiani all’Estero, in preparazione dell’Assemblea plenaria, ha detto: “Gli italiani all’estero incrementano nei numeri la propria rappresentanza e sono un fattore di progresso che dobbiamo considerare, agevolando la costruzione di una rete che possa coinvolgerli, metterli al centro della discussione pubblica”.
Per Schiavone coinvolgere gli italiani all’estero vuol dire “chiudere il cerchio di una rappresentanza diffusa attraverso la quale i connazionali all’estero possano dialogare con le istituzioni e diventare protagonisti della rinascita del nostro Paese. La Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome-CGIE – prosegue Schiavone – può rappresentare un momento di approfondimento per far ripartire il nostro Paese attraverso le potenzialità che lo caratterizzano”.
Il soft power italiano costituito dalla diplomazia economica e culturale viene tradotto nella quotidianita’ dai nostri italiani all’estero che sono “fattore di progresso”. Secondo Schiavone, per questo gli italiani all’estero devono essere messi nelle condizioni di poter “fare rete” in modo da essere sempre piu’ protagonisti della ripresa.
Schiavone ha quindi auspicato che, quando si terra’ la quarta assemblea plenaria del Cgie di cui oggi si preparano i lavori, sia finita la pandemia del Covid-19 in modo da potersi incontrare in presenza “per decidere e programmare le politiche per il prossimo triennio a sostegno delle comunita’ degli italiani all’estero”. “Oggi discutiamo sull’internazionalizzazione del Sistema Paese”, ha sottolineato Schiavone facendo riferimento alla redazione di un documento da presentare nella prossima assemblea plenaria della Cgie.