"L’Italia è ancora sull’orlo che separa il baratro dalla salvezza. Aprire una crisi di governo adesso sarebbe da folli, l’Europa non ce lo perdonerebbe". E’ quanto afferma Linda Lanzillotta, vice presidente del Senato, tra i fondatori di Scelta Civica, in un’intervista al Tempo, nella quale invita Berlusconi a comportarsi da statista e avvisa: "Non si può mettere in dubbio il principio di legalità. Gli italiani hanno accettato sacrifici terribili, non si sprechi tutto per una vicenda personale". "Purtroppo l’Italia è da anni prigioniera di questa vicenda personale che blocca lo sviluppo e le riforme. Ma il principio di legalità non va sacrificato. Se Berlusconi vuol comportarsi da statista – ammonisce Lanzillotta – non può ignorare questa realtà".
La senatrice ricorda inoltre che "le larghe intese sono l’occasione per dare vita a uno sforzo comune, per dividere il costo politico di riforme complesse, altrimenti inattuabili come la riforma del mercato del lavoro, le liberalizzazioni, i tagli alla spesa pubblica". Sull’ipotesi di nuove maggioranze con M5S, Lanzillotta è scettica: "mi sembra difficile passare dall’agenda Monti all’agenda Grillo".
Sul futuro di Scelta Civica e l’alleanza con Udc afferma: "Ferma restando la mia stima per Casini, l’Udc, mi sembra che da tempo navighi solo in cerca della sopravvivenza. Noi, invece, cerchiamo i giusti interlocutori per il nostro progetto politico. Ce ne sono sia a destra che a sinistra. E l’eventuale uscita di scena di Berlusconi renderebbe il quadro ancora più mobile. Si ‘scongelerebbe’ il bipolarismo, si aprirebbero certamente nuovi orizzonti".
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