Il segretario di Scelta Civica Enrico Zanetti ha le idee chiare. Secondo lui la missione di cui deve farsi caricato Matteo Renzi, come segretario Pd, è chiara: “federare da zero un’area politica nuova e rendere possibile un progetto di cambiamento del Paese”. E oggi Renzi “è l’unico che può farlo. Ci riuscì Berlusconi, ci può riuscire Renzi”. Dunque “trasformare il popolo del Sì in una base elettorale politica che non si esaurisce nel Pd e che oggi non c’è”.
Zanetti parla intervistato da “Avvenire” e fa riferimento a quei 13,5 milioni di elettori che hanno votato sì al referendum costituzionale del 4 dicembre. “Renzi – insiste Zanetti – ha finito una stagione come one man show, ma come direttore d’orchestra ha un grande futuro. Alle prossime elezioni toccherà ancora a lui e io lo vedo candidato premier del Popolo del Sì”. “Noi lavoreremo per rimettere insieme un’area moderata e liberale che non si ritrova nella storia del Pd e del socialismo europeo, ma condivide con la maggioranza del Pd la necessità di rilanciare, al netto degli errori e di qualche improvvisazione di troppo, le politiche avviate nei mille giorni del governo Renzi”.
Mariano Rabino, portavoce di Scelta Civica – Ala per la Costituente liberale e popolare, in una nota sottolinea: “Gli ultimi sondaggi pubblicati oggi dal Corriere della Sera, secondo i quali il M5S supera il PD e diventa il primo partito italiano, nonostante i disastri della Raggi a Roma, gli arresti, il pasticcio combinato a Bruxelles con l’Alde, dimostrano che il malessere degli italiani non tiene conto delle ideologie e quasi piu’ neppure dei programmi dei partiti politici. Bisogna dimostrare di sapere e volere fare poche cose, semplici, immediate, vicine alle esigenze dei cittadini. Lo conferma la grande fiducia che ha conquistato in pochi mesi il ministro Minniti, trasmettendo agli italiani l’impressione di avere le idee chiare in tema di sicurezza e immigrazione. Proprio per questo Matteo Renzi deve immediatamente mettersi alla guida del “Popolo del Si'”, del Si’ alle riforme e alla modernizzazione del Paese, come ha chiesto di fare oggi Enrico Zanetti in una intervista rilasciata ad Avvenire”.
“Noi di Scelta Civica – Ala ci siamo, anche se abbiamo deciso di non sostenere il governo Gentiloni, proprio perche’ non aveva e non ha senso un governo fotocopia, senza Renzi – aggiunge -. Lavoreremo nelle prossime settimane per mettere insieme le forze liberali e moderate che hanno sostenuto le riforme del governo Renzi e che, senza ambiguita’, si considerano alternative alla destra populista e lepenista di Salvini, e ritengono ineludibile, per il bene dell’Italia, un’alleanza con un rinnovato partito guidato da Matteo Renzi”.
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