Cancelli chiusi stamattina agli Scavi di Pompei a causa di un’assemblea dei sindacati Fp Cisl, Filp e Unsa che si e’ riunita alle 9. Disagi gravissimi per turisti e tour operator non avvisati dell’improvviso cambio di programma delle rappresentanze sindacali aziendali.
Ieri mattina sembravano scongiurate le due mattinate di chiusura degli Scavi: la Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia aveva scongiurato lo stop degli ingressi utilizzando del personale dell’Ales e molti custodi avevano disertato l’assemblea sindacale, garantendo la sicurezza delle domus aperte. Poi la "rottura tra sindacati e amministrazione" si sarebbe verificata questa mattina, a causa di dichiarazioni pubbliche del soprintendente Massimo Osanna. Ai cancelli di tutti i siti archeologici vesuviani si sono formate lunghe file, con tensioni per il mancato annuncio, che solitamente precede la protesta. Mancavano persino i cartelli di avviso alle biglietterie.
E’ stato il soprintendente di Pompei, Ercolano e Stabia a risolvere di persona questa mattina la chiusura ‘a sorpresa’ dei cancelli degli scavi di Pompei a causa della protesta sindacale, Massimo Osanna ha aperto lui stesso i cancelli alle 10,30, contrattando singolarmente con i funzionari della Soprintendenza la garanzia della custodia delle Domus. Si era formata, infatti una fila di oltre duemila turisti ai botteghini, con gravissime tensioni.
Un "danno incalcolabile" la chiusura degli scavi di Pompei oggi per un’assemblea convocata all’improvviso. E’ il commento del ministro Franceschini, che sottolinea il rischio di vanificare i risultati raggiunti. E aggiunge: "Chi fa cosi’, fa del male ai sindacati, ai diritti dei lavoratori e soprattutto fa del male al proprio Paese".
"La chiusura dei cancelli e’ stata un colpo basso". Cosi’ Massimo Osanna, soprintendente di Pompei, commentando la chiusura a sorpresa dei cancelli. Osanna ha definito il gesto "un comportamento irrispettoso nei confronti di centinaia di turisti non responsabili ed estranei a vicende interne all’amministrazione".
LE REAZIONI POLITICHE "Meno male che dobbiamo puntare su cultura e turismo per crescere. Caos a Pompei per chiusura scavi in piena stagione. Altro che cambiamento!". Lo scrive su Twitter il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti. "Rispetto per i turisti, per l’immagine dell’Italia, per diritti dei lavorati. Sciopero selvaggio a Pompei sia sanzionato". Lo scrive in un twitt il senatore del Pd Andrea Marcucci, Presidente Commissione Cultura a Palazzo Madama.
"La sindacatocrazia sta uccidendo l’Italia. Dietro lo schermo di una legittima difesa dei diritti dei lavoratori, si stanno perpetrando danni enormi all’Italia e agli italiani”. Lo afferma Francesco Giro, senatore e Responsabile nazionale Dipartimenti FI, che conclude: “Le procure, i giudici, le autorita’ pubbliche delegate al controllo di questi episodi e all’applicazione delle norme che fanno? Dormono?".
Franceschini ancora su Twitter: “Domani sera Roberto Bolle al Teatro Grande di Pompei per Bolle & Friends. Questa e’ la Pompei di cui essere orgogliosi”.
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