Ivan Scalfarotto, Sottosegretario all’Interno, intervenuto alla Conferenza permanente Stato-Regioni-Province autonome-Cgie ha detto: “Le nostre comunità sono sparse in tutto il mondo, e spesso anche la gestione materiale della rappresentanza è complicata. Quando si tratta di organizzare le elezioni politiche il solo inviare cinque milioni di schede in ogni angolo del mondo, e fare in modo che queste tornino indietro e che siano poi spogliate, è una complessità enorme dal punto di vista organizzativo.
Si è anche molto discusso di questa ipotesi dell’opzione, cioè se colui o colei che voglia votare, debba prenotarsi. Io penso che sia sbagliato, perché ritengo che il diritto di cittadinanza e rappresentanza dovrebbe essere una conseguenza diretta dell’essere cittadini.
È evidente però che uno dei temi che abbiamo, e lo abbiamo anche con gli italiani, è la diminuzione dell’affluenza. Meno il vincolo di legame con la madrepatria è intenso e forte dal punto di vista sostanziale, meno è probabile che il diritto di cittadinanza e del voto vengano espressi.
Da un lato dobbiamo porci il problema organizzativo, e dall’altro dobbiamo fare in modo che quel legame sia forte, ed è qui che il soft power diventa importante”.
Sul tema che riguarda il taglio dei parlamentari, Scalfarotto si è poi espresso così: “Questa legislatura ha fatto una riforma costituzionale molto rilevante, quella del taglio dei parlamentari. È chiaro che anche i parlamentari eletti all’estero saranno tagliati. La mia paura è che una sotto rappresentatività possa scoraggiare la partecipazione”.