Roberto Saviano non molla. Continua la sua battaglia contro il governo gialloverde, che a lui proprio non piace. Lancia il suo appello dalle pagine di Repubblica: “Il silenzio, oggi, è un lusso che non possiamo permetterci. Il silenzio, oggi, è insopportabile”.
Lo scrittore, querelato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, sottolinea: “Si tace perché si sa che prendere posizione comporta dividere non solo il pubblico che ti segue sui social, ma anche e soprattutto chi dovrebbe comprare i tuoi libri, comprare i biglietti dei tuoi spettacoli, venirti a vedere al cinema o non cambiare canale quando ti vede in televisione. Ma davvero credete che quello che sta succedendo sia accettabile? Per quanto tempo credete di poter sopportare ancora senza esprimere il vostro dissenso?”.
Secondo Saviano dal governo solo “menzogne”, un esecutivo di “bugiardi di professione” al quale “abbiamo tutti il dovere di rispondere: NON È VERO!”.
“Questo governo – accusa lo scrittore – in maniera maldestra ma evidentemente efficace, speculando sulle difficoltà di molti, utilizza come arma di distrazione di massa l’attacco ai migranti e alle Ong. Sta accadendo un orrore davanti al quale non si può tacere: mentre il M5S e la Lega litigano sui punti fondamentali del loro accordo, ci fanno credere che il nostro problema siano i migranti. E se mi rispondete che i governi precedenti hanno fatto altrettanto vi rispondo: non si erano spinti fino a questo punto, ma di certo hanno asfaltato la strada perché tutto questo accadesse”.
“Questo non è uno scontro tra me e Matteo Salvini. Per me non c’è nulla di personale, sento fortissimi il dovere e la necessità di parlare per chi non ha voce”. Ma “un ministro della Repubblica che querela uno scrittore su carta intestata del ministero sta mettendo in atto un gesto autoritario: sta utilizzando la sua posizione per intimidire non solo me, ma anche voi. Da una parte c’è chi critica, dall’altra tutto il governo, che a oggi non ha manifestato alcun fastidio a essere strumentalizzato. Non mi fa paura la querela e non mi fa paura la solitudine. Ma voi dove siete finiti? Ricordate quando dicemmo ‘strozzateci tutti’ a Berlusconi che avrebbe voluto strozzare chi scriveva di mafie? E ora, dove siete?”. Salvano appare sempre più solo nella battaglia contro l’esecutivo guidato da Conte, Salvini e Di Maio.