“Non arretreremo di un centimetro. Ottomilatrecentosettantacinque persone una dietro l’altra fanno quasi 10 km di gente onesta e fiera in fila e a testa alta che, seppur sconfitta, attende con orgoglio il proprio giorno che verrà”. Così Fabrizio Santori in un messaggio inviato attraverso la sua newslist.
“Da quando ho sedici anni ho combattuto sempre da solo, a scuola nella fossa dei leoni comunisti, poi in municipio e al comune assieme a un manipolo di rappresentanti municipali che sono stati la mia forza, la linfa del mio fare politica. Sono stato sempre poco avvezzo a compromessi, piccoli accordi, acrobatiche strategie. Sono nato avendo come faro guida determinati ideali e morirò seguendoli, posso litigare col peones di turno, ma sempre dalla stessa parte mi troverete. Questa è affidabilità, verso le proprie idee, i propri elettori, i valori non negoziabili che da anni porto avanti mettendoci la faccia in prima persona, senza paura.
A proposito di affidabilità. In un partito è molto importante, così come nel lavoro, in un’organizzazione, in un qualsiasi gruppo umano, anche in famiglia. E’ un elemento primario ma i gattopardi della politica nostrana hanno estremizzato il concetto blindandosi nelle stanze dei bottoni con i più fedeli mentre nel frattempo calpestavano il lavoro di chi, con impegno e perseveranza, conquistava la stima della gente sul territorio. Ed è stato il trionfo degli yesman senza primarie né scelte di merito ma solo scelte partitocratiche poi bocciate dai cittadini. Noi non siamo così e non lo saremo mai per questo vi dico grazie! Grazie ai vostri volti sinceri che ci hanno messo la faccia anche contro i traditori dell’ultimo minuto, contro i prepotenti o contro coloro che dovrebbero fare gli arbitri ma entrano in campo e calciano un rigore contro le altre squadre.
Non sono stato rieletto consigliere regionale del Lazio per altri motivi oltre la sconfitta del nostro candidato presidente Parisi per mano di Zingarozzi: uno su tutti il tracollo di Fratelli d’Italia che elegge solo 3 consiglieri passando ad essere l’ultimo partito del centrodestra nella Regione Lazio, disperdendo in un mese un patrimonio costruito alle ultime elezioni con anni di presenza sul territorio.
Non sono stato rieletto consigliere regionale del Lazio nonostante il risultato straordinario di 8.375 preferenze (tra Roma e Provincia). Siamo il secondo gruppo su Roma per numero di preferenze di TUTTO IL CENTRODESTRA con 6.553 voti. Nessuno può vantare questo grande risultato al di fuori di Fratelli d’Italia. Un dato che mi avrebbe permesso di essere eletto in molte altre liste e che dimostra la bontà del lavoro fatto e il sostegno incondizionato dei cittadini. Perché è da quando ho sedici anni che l’unica mia preoccupazione è quella di ringraziare le persone che mi hanno sostenuto, perché solo a preferenze ho sempre corso, senza mai essere un “nominato”. Arriverà forse il giorno che questo impegno sarà riconosciuto ai piani più alti, per ora esprimo gratitudine a voi, onorato di questo stupendo risultato e del meraviglioso lavoro fatto gratuitamente dalle persone al mio fianco. E’ stata una fantastica esperienza e, per chi si è chiesto cosa farò, rispondo Politica, quella buona, che credo di fare da anni. Ora un periodo di riposo, un po’ di riflessione e poi di nuovo in pista”.
“Risuonerà la tromba – conclude Santori – che ci richiamerà alla battaglia e vorrei avere al mio fianco sempre ancora questa Compagnia. È solo un passaggio in panchina. Presto torneremo lì dove meritiamo”.