“Dopo la potente scossa di terremoto di domenica è improrogabile una verifica sulle alberature della Capitale per individuare quegli arbusti già fragili o malati, che hanno riportato eventuali danni e sono a rischio di caduta”. Lo dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia. “Se a Roma si sono registrati danni a edifici, chiese e ponti in seguito al terremoto del centro Italia, non dobbiamo sottovalutare la possibilità che gli alberi di Roma possano aver in qualche modo risentito della scossa, compromettendo la tenuta a terra di quegli esemplari più fragili o malati”.
“Solo un attento esame e una rapida quanto approfondita anagrafe delle alberature – prosegue Santori – può scongiurare il rischio crolli in un territorio, quello di Roma, che è il più esteso comune agricolo d’Europa ma soprattutto è caratterizzato dalla ricchezza di Ville, parchi e verde pubblico. Bisogna evitare che arbusti o rami possano staccarsi e cadere su qualche sfortunato cittadino, motociclista o automobilista al prossimo acquazzone o giornata di forte vento perché indeboliti, e mettendo a repentaglio la vita dei romani lungo una strada, in un parco o nelle aree verdi vicino una scuola o un asilo”.
“Secondo pubblicazioni scientifiche che classificano le conseguenze di un terremoto, a sismi di entità pari a quello di domenica corrispondono fenomeni di ‘livello rovinoso’ con ‘piegamento o caduta alberi’. Un rischio quindi evidente e diffuso che l’amministrazione capitolina, l’assessorato all’Ambiente e l’Ufficio giardini di Roma hanno il dovere di allontanare con un censimento delle alberature, l’approvazione di regole stringenti sulle professionalità da impiegare e con norme ferree per le potature. Questi interventi – conclude Santori – sono di massima urgenza perché il rischio che esistano alberi più fragili in seguito al sisma è concreto”.
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