“Stanno arrivando in questi giorni le ditte inviate dal Ministero dello Sviluppo Economico per intimorire i commercianti sulle sanzioni per mancate verifiche sugli impianti elettrici. Non basta che il commerciante si sia adeguato ma si obbligano gli stessi a eseguire periodicamente, a loro spese, le verifiche necessarie ad un Organismo di Ispezione abilitato dal Ministero. E’ assurdo come l’esistenza di una legge non presupponga un controllo da parte degli Organi statali se non su chiamata del commerciante stesso che, nel caso di violazione della normativa vigente, rischia sanzioni penali, dai 2 ai 6 mesi di reclusione, e amministrative, per un ammonto pecuniario che può arrivare a più di 6.000 euro”. Lo dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.
“L’obbligo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico di provvedere all’installazione negli esercizi commerciali di impianti di messa a terra, di protezione da scariche atmosferiche o elettrici in zone con pericolo d’esplosione, secondo quanto disposto dal DPR 462/01, è un provvedimento senza dubbio necessario per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli utenti degli esercizi commerciali, se non fosse che, come spesso accade con il Governo Renzi, fatta la legge scoperto l’inganno. Invece di effettuare i controlli e in caso di violazione punire pesantemente coloro che li hanno evitati, si accollano ai commercianti onesti, cioè quelli che hanno fatto gli adeguamenti, tutte le spese dei controlli. Dalla farsa degli 80 euro in busta paga in poi, questo Governo continua a screditarsi di fronte ai cittadini, onesti lavoratori stanchi di essere presi in giro e dover pagare di tasca propria i fallimenti, i vuoti istituzionali e le magagne orchestrate da Renzi e compagni” conclude Santori.
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